Avvicinamento dal bivacco comodo grazie ai nevai presenti. Parete in ottime condizioni, tutta in neve (linea di dx) con pochi metri di ghiaccio per l’uscita centrale, evitabili ascendendo verso sx più verso la vetta. Terminale ok. Neve compatta, non durissima, con zone più semi-scalinabili, perciò buoni riposi. Rigelo oggi ancora sufficiente. Attenzione al bordo dx che può scaricare pietre, il sole colpisce già alle 6, poi gira. La prima parte di parete è più abbattuta, con tratti in cui è possibile progredire agevolmente eretti, perlomeno con questa neve. Da metà in su si raddrizza e si fa più continua. Grazie alle condizioni del pendio abbiamo impiegato 1h15 per i 400 m scarsi di parete. Scesi dalla normale, ben rigelata e veloce. Due francesi riferiscono che la linea centrale presenta poco sopra la terminale un passaggio incassato di ghiaccio spaccoso (2 m a 65°) con ribaltamento in traverso su alcuni metri più abbattuti di ghiaccio non buonissimo, delicato. Poi più ripido che a dx ma ok, uscita in comune. Loro scendevano dalla cresta est che prometteva di essere ben innevata e tranquilla.
L’alto vallone di Sea alla sera è di una bellezza primordiale, la vetta molto panoramica e di carattere, il bivacco un bel nido (con luce). Per motivi di tempo oggi e per evitare quindi eventuali complicazioni abbiamo lasciato il giorno 1 l’auto al pian della Mussa per arrivarci il giorno 2 comodi comodi dalla normale e rientrare rapidi. Beh, portatevi dietro Chiara Giovando (vedi gita di Dinoru), noi in autostop per arrivare a Forno ci abbiamo messo 4h45..Grazie alle tre magnanime e meravigliose signore che ci hanno dato i tre strappi. Una gita con road trip incluso in un posto super condivisa con Mark alias Mimì. Saluti agli amici della Cote d’Azur!