Ciamarella (Uja di) Parete Nord da Forno Alpi Graie

Ciamarella (Uja di) Parete Nord da Forno Alpi Graie
La gita
puli88
5 02/06/2018
Accesso stradale
libero

Giorno 1: Saliti al bivacco il pomeriggio. Vallone di Sea parecchio dissestato dall’inverno, valanghe e frane un po’ ovunque. Il sentiero estivo si perde in molteplici punti e l’ultimo tratto non è percorribile causa cascata, va aggirato a sx tutto su neve o dopo la neve riportarsi sulla dorsale per riprendere la traccia. Sconsigliato per le escursioni al momento visti anche i molteplici e infidi ponti di neve sui fiumi sottostanti. Ambiente di Sea sempre grandioso e selvaggio. Bivacco in ordine e tiepido.
Giorno 2: rigelo dalla seraccata di fondovalle, prima neve sfondosa. Alle 7 all’attacco della parete, condizioni perfette tutto innevato. Saliti in conserva corta sprotetta, ghiaccio assente, poche rocce a tratti sotto la neve. Abbiamo deciso di salire questa linea che credo sia da parecchio che non va in condizioni (almeno in queste condizioni). I francesi sci a spalle sono saliti dalla linea sulla dx, che pare più semplice. Dall’uscita alla cima in 10-15 minuti.
Discesa: scesi dalla cresta est, condizioni non proprio facili in quanto parecchia neve e cornici. Risaliti al Pan di zucchero e dopo una breve cresta scesi nel canalone verso Sea. Di qui alle rocce al fondo del pendio bisogna tenersi tutto a sx per prendere il canale che arriva al vallone lasciandosi a sx la seraccata. Noi siamo scesi troppo a dx verso l’Albaron di Sea (tra l’altro si sfondava fino alle ginocchia anche più) imboccando un canale ripido che ci ha portati su alcuni salti di roccia da cui abbiamo dovuto disarrampicare ravanando non poco e con due doppie raggiungere il vallone poco sopra il bivacco (questa via abbiamo poi scoperto essere un itinerario di ghiaccio chiamato Scotland Gully). Dal bivacco lunga discesa a Forno cercando di sfruttare i nevai.

Bellissima avventura. La parete nord ( prima nord della vita per me) si è rivelata la parte più facile e meno pericolosa della giornata. Non portare gli sci ha reso la discesa più impegnativa e alpinistica, una bella prova. Grazie a Diego, Chiara e Alessandro.

Link copiato