Aggiungo foto e qualche nota tecnica al già esauriente commento del socio Dino.
Condizioni buone – ma non ottime – per questa parete, ormai ridotta ai minimi termini, con molti passaggi tra le rocce nella parte bassa, dove si deve cercare il percorso migliore. Ultimi 130 metri, da cui ci siamo legati, con ghiaccio spaccoso; usato delle viti per fare conserva protetta. Noi avevamo sette viti e due friend, questi ultimi non indispensabili ma comunque utilizzabili, se si vuole, in mezzo alle roccette dove ci sono passaggi delicati con verglas.
Gitone fantastico! Il giorno precedente, raggiungere il Bivacco Soardi percorrendo l’interminabile Vallone di Sea (purtroppo sotto la pioggia…) è stato davvero magico!! Solitudine e wilderness allo stato puro!!