Partiti alle 6 dal piano. Dopo pian ciamarella seguito sentiero per rocca ciarva abbandonato dopo poco per salire sull’erba in verticale fino alle placche. Ci siamo tenuti a sx del torrente poi attraversato sulla dx evitando le placche bagnate sottostanti. Di lì su fino al colletto erboso sulla dx poi per sfasciumi a sx fino al canale che porta all’inizio delle rocce (tutto a dx). Saliti dentro i vari camini abbastanza dritti ma ben gradinati e manigliati (occhio a ciò che si muove ma poca roba). Su ancora per cresta poi giù sul ghiacciaio con un traverso lungo fino a altri sfasciumi che ti conducono al pan di zucchero. Di lì per cresta rocciosa fino alla cresta di neve ultimo tratto della via. Scesi dalla normale. In meno di 6 ore si sale senza strafare anche perché la discesa poi è ancora lunga.
Gita impegnativa sia per il dislivello che per il lungo spostamento. Ambiente superlativo, si pesta di tutto dai prati allo sfasciume alla roccia e al ghiaccio. Panorama fantastico a 360 dal Bianco al Cervino. Noi non ci siamo legati ma forse per fare in sicurezza i salti di roccia per salire in cresta conviene (direi unico punto). Grazie a Moza che mi ha fatto da guida. Giornata super!