Chiletto o Chilet (Lago) da Outre l’Eve

Chiletto o Chilet (Lago) da Outre l’Eve
La gita
snorri-cd
4 18/08/2023
Accesso stradale
Ok

Per chi vuole fare gite in montagna al di fuori dei normali circuiti turistici, quindi senza troppi affollamenti anche in alta stagione il Vallone dell’Alleigne offre numerose possibilita’ anche di un certo impegno.
Io ritorno al Lago Chiletto dopo 16 anni, constatando con piacere che la famigerata interpoderale di cui si parlava anni fa sembrerebbe limitarsi ad un breve tratto iniziale, peraltro costruito secondo i criteri delle vecchie strade di caccia. Speriamo in bene.
Dunque si segue il sentiero principale, prendendo come riferimento il segnavia numero 4 fino al ponticello nei pressi della cappella di S.Antonio, all’inizio del Pian de Creton (1827 mslm).
Attraversato il ponte il sentiero, per un certo tratto in saliscendi si tiene ai margini del pianoro, per poi piegare verso destra ed iniziare un lunga e ripida risalita nel bosco fino a raggiungere le baite di Perosa (2184 mslm). Il sentiero e’ ben individuabile anche se i segnavia (4e) sono rari e sbiaditi.
Nei pressi di Perosa raggiungo e saluto una simpatica comitiva invitata a pranzo dal margaro e ne approfitto per fare il punto della gita. Dopo Perosa, infatti, piu’ o meno parallele alla vecchia e dissestata mulattiera corrono numerose piste, che con vari percorsi portano tutte in vista del Lago Chiletto.
Io punto ad un cappelletta che si erge su una evidente roccetta, transito nei pressi dell’Alpe Chiletto, e discendo di un sessantina di metri fino alla sponda del lago. Per chi si avventura per la prima volta consiglio pero’ di tenersi molto piu’ a sinistra, risalire un valloncino lasciando a destra una piccola croce in legno, in modo da affacciarsi sul Chiletto senza dislivelli supplementari.
Oltrepassando la diroccata diga sull’emissario del lago e seguendo la esile traccia sull’erba, si lascia il lago risalendo a sinistra fino a raggiungere in pochi metri un sella erbosa, che si ridiscende fino all’attacco del canalone che porta al Colle Santanel (2464 mslm), che si affaccia sulla Val Soana. Di solito la zona e’ infestata dalla nebbia : questa volta sono stato fortunato e la visibilita’ e’ ottima.
La salita al colle si effettua agevolmente, su buon terreno, seguendo la traccia, che zigzagando risale il pendio senza mai allontanarsi troppo dal centro del canalone. Un po’ di fatica supplementare, ma nessun pericolo oggettivo. Inaspettatamente, dal colle non e’ visibile l’omonimo lago, che si trova su di un ripiano verso destra. E’ un po’ tardi e rinuncio a raggiungerlo. La salita richiede 3-3h30’.
Ritornando per la stessa via di risalita saluto il margaro dell’alpe Perosa e ridiscendo a valle. Purtroppo oggi l’albero monumentale che si incontra a pochi minuti dalla partenza non e’ raggiungibile a causa delle recinzioni per il pascolo

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