- Accesso stradale
- OK fino ai Frè
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1800
Incuriosito dalle numerose recensioni scialpinistiche del mese di aprile, decido di dirigermi anch’io (con racchette) verso la Cima Chiavesso. Partenza alle 7:45 dal parcheggio sotto alla frazione Frè, e “portage” lungo il sentiero estivo per circa 40 minuti (alcuni nevai da attraversare). A 1850 m la copertura nevosa diviene più continua, così metto le racchette e procedo abbastanza rapidamente verso il colle del Vallonetto, tenendomi sulla sinistra (direzione di salita). Prendo come riferimento la traccia pre-esistente di uno sciatore, ma salgo facendo dei tagli visto che la neve è una lastra portante (ottimo rigelo) e quindi si può procedere senza fare troppi zig-zag. Al colle la traccia finisce, e la dorsale è intonsa: così salgo seguendone il filo; supero il passaggio delicato, dove la cresta si stringe, utilizzando i ramponi (neve molto dura). Ramponi che poi tengo fino alla vetta, anche se negli ultimi 100 m la neve non è più adeguatamente portante e sfondo ad ogni passo.
Raggiungo la cima alle 10:50; è una bella giornata di sole e si vedono tutte le cime delle Valli di Lanzo.
In discesa seguo ovviamente la traccia dell’andata, e visto che la neve ha mollato poco, tengo i ramponi fino a circa 2000 m, così da scendere veloce anche lungo i ripidi pendii sotto al colle.
Nel complesso una bella gita, nelle vicine (per il sottoscritto) Valli di Lanzo. Incontrati 3 scialpinisti mentre scendevo, e visti alla partenza altri tre diretti verso l’Autour.