- Accesso stradale
- si sale bene fino a quota 2150 m. strada sgombra e pulita
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1900
Oggi le previsioni meteo non erano propriamente esaltanti per molte zone del Nord Italia, una delle poche zone con meteo discreto sembrava la parte alta della Valle Stura e della Valle Ubaye! Memore della gran bella salita fatta al Mourre Haut quest’anno, mi sono venute in mente due possibili gite! Proposte le due cime ai mie soci, loro hanno accettato con entusiasmo la mia idea, quindi siamo partiti decisi e motivati come è giusto essere, altrimenti è meglio rimanere a casa! Certo che nella parte bassa della Valle Stura di Demonte il cielo ancora nuvoloso non sembrava confortare la nostra scelta…però man mano che si saliva verso il Colle della Maddalena finalmente ampie schiarite, cielo quasi sereno e sole!! Vuoi vedere che abbiamo visto giusto a venire da queste parti?! Arrivati al Pont de la Combette, ci siamo resi conto che in Ubaye c’era molta meno neve rispetto alle Valle Stura, infatti con l’auto ci siamo portati a quota 2150 m. Parcheggiata l’auto, oltre a noi erano presente almeno 30 scialpinisti francesi, divisi tra le Mourre Haut, le Trois Serrieres e le Sommet du Caire Brun e qualcuno anche sul Chevalier. Siamo saliti lungo la stradina ben innevata, seguendo un traccione ben battuto dai numerosi passaggi precedenti, arrivando fino alla conca terminale del Vallon de Clapouse, dove abbiamo piegato a destra entrando nel Vallon du Chevalier, trovando neve in buone condizioni, generalmente compatta e portante, solo in qualche tratto c’era neve ventata su un fondo duro, seguendo la traccia di 4 scialpinisti che sono saliti prima di noi, con una bella serie di serpentine abbiamo superato il ripido pendio che ci ha condotti al Pas de Toureis. Dal colle in avanti ha fatto la sua comparsa il vento, ma senza essere davvero fastidioso come in altre occasioni. Dopo una breve pausa al colle per guardarci intorno e fare qualche foto (visibilità ottima e giornata davvero notevole, decisamente una piacevole sorpresa!!) ripresa la salita lungo la bella cresta, il tratto più piacevole e divertente della salita, siamo arrivati con le ciaspole ai piedi fino alla base del tratto finale, dove il terreno diventa più stretto e affilato. Calzati i ramponi abbiamo superato un tratto davvero interessante arriviamo in vetta alla Cima NE a quota 2804 m. trovando l’ometto di vetta in buona parte sommerso dalla neve. Valutando con attenzione il tratto finale per raggiungere la Cima SE (la più alta), di neve non altrettanto buona e sicura come quella trovata per salire fin qui, vedendo una placca gonfia di neve ventata e non particolarmente sicura, oltre al fatto di avere una sola piccozza e senza uno spezzone di corda per fare qualche possibile sicura, dopo una rapida consultazione con i soci, per prudenza abbiamo deciso, di comune accordo, di non osare per stavolta. Ci siamo trattenuti in vetta per 1 ora buona, il vento era calato e la temperatura non era troppo rigida, cielo quasi sereno e visibilità ottima! Panorama vastissimo sulle Marittime francesi (dall’Enchastraya, alla Bonette, al Pelat, alla Seolane, per passare alle Cozie Meridionali con il Gruppo Sautron-Nubiera-Chambeyron, oltre ai più vicini Meyna e Oronaye) e a chiudere l’orizzonte i lontani gruppi degli Ecrins e Pelvoux….niente male per una giornata che era annunciata come molto variabile vero?! Certo, essendo alpinisti era forte il desiderio di proseguire fino alla cima principale ma oggi non era il caso, e a volte è bene sapersi accontentare piuttosto che andare a cercarsi delle rogne con il lanternino e correre rischi inutili. E’ stata una gran bella gita, di piena soddisfazione, da leccarsi baffi aver salito una bella cima di questo genere al 13 dicembre! Scesi con i ramponi ai piedi fino al pendio sottostante il Col des Toureis, da qui nuovamente con le ciaspole ai piedi su neve buona e senza mai sfondare fino a rientrare al parcheggio. Torneremo ancora da queste parti per salire anche un’altra bella cima in questo vallone!
Gita fatta in giornata da Genova, viaggio nemmeno troppo lungo, poi essendo amanti della Valle Ubaye, è sempre un piacere venire da queste parti! Giornata davvero bella e gita molto piacevole, oggi in compagnia di due altri “camosci” genovesi, Davide I. e Gianfranco C. che ho rivisto con grande piacere! Compagnia ideale per queste belle salite! Tre camosci genovesi in trasferta sulle nevi della Valle Ubaye…che ancora una volta ci ha regalato gioie ed emozioni!