Chersogno (Monte) – L’Aragn Ruslent

L’accesso alla sterrata è interdetto, per non rischiare noi ci siamo fatti una 50ina di minuti in più di avvicinamento. Via veramente meritevole… se non fosse per una ravanata sull’uscita da L5 su erba, arbusti e rovi sarebbe stupenda. D’altronde tirare fuori di meglio da una parete così rotta non penso fosse possibile. Materiale tutto in ordine spit e soste top. Roccia ottima per essere in montagna. Chiodatura distanziata sul facile ma i passi sono sempre protetti, obbligatorio sul 6a a mio avviso. Noi avevamo una serie di friends ma non li abbiamo mai usati, molto utili invece i cordini per allungare le protezioni soprattutto su L9 (sono arrivato in catena che mi sembrava di avere un frigorifero attaccato all’imbrago). Primi 4 tiri prima del trasferimento facili e divertenti (abbiamo concatenato L1-L2 e L3-L4). L6 e L7 da antologia non banali, muro di uscita di L8 anche. La scalata è sempre tecnica, anche sul duro se si usano bene i piedi non si tira mai, unico passo di forza incontrato è lo strapiombo in partenza di L11… ed è proprio li che ci è saltata la libera, mannaggia! Vista la libera saltata, visto che erano già le 17 abbiamo deciso di scalare ancora L12 (meraviglioso) e poi di cominciare le doppie… e abbiamo fatto bene visto che abbiamo toccato terra col buio. Capitolo doppie: tutte lineari, basta fermarsi alle soste con catena ed anello e saltare le altre, consiglio di seguire sempre la via per le calate, non come abbiamo fatto noi sprovveduti che da S4 siamo andati giù dritto per dritto. Per fortuna gli ultimi cm di corde ci hanno portato ad una piccola cengia dalla quale siamo riusciti a disarrampicare per qualche metro ed arrivare a terra (molto rischioso). Ci sono mancati gli ultimi due tiri per un giudizio completo ma direi bellissima ed impegnativa. Siamo partiti da Genova alle 5.30 e siamo tornati alle 00.30. A Tarta i primi 4, a me da L5 a L9 e a Fre da L10 a L12…. giornatona!