- Accesso stradale
- Regolare. Se uno scende dal colle di Sampeyre deve porre attenzione appena sotto l’abitato di Elva a dei cartelli in legno sulla dx che indicano la strada per Chiosso.
Partito a proiettile per fregare nuvole e piogge possibili, ma alla fine il meteo è andato migliorando nelle ore centrali. In prima istanza sono salito sulla Marchisa con un cielo poco promettente e, non me ne voglia (‘ssa mai sti nobili vanitus), ma non ha potuto reggere il confronto col Chersogno salito dopo: questo è molto più caratteristico, panoramico, ed il percorso a serpentina su detrito stabile che porta in vetta è una cosa che mi piace. Brughiera di mirtilli arrossati tutt’intorno, pareti quarzitiche anch’esse rosseggianti lungo l’itinerario e acqua abbondante (sia di torrente che di sorgente). Risalito brevemente poi sino allo splendido bivacco Elio Bonfante. Ridisceso infine nella nebbia che è rimasta confinata nelle parti basse riattraversando, per il bel sentiero del mattino, gli estesi lariceti sino all’apparata frazione di Chiosso superiore. Tanta gente dalla Bicocca, nessuno da qui.