bella via in un ambiente mozziafiato: i gradi come da guida Mointe Bianco Classico e Plasir sono un po diversi:
4c; 5b; 5b; 6a; 4b; 4a;5a; 5b; 4a; 3+; 5a diciamo che il 5b/c lo devi avere tutto…mentre il tiro di 6a e’ azzerabile
inizio difficoltoso perche’ l’attacco e’ ancora “sotto” un nevaio verticale (45 gradi) staccato dalla parete di 50 cm… siamo quindi entrati nel “tunnel tra la raccia e il nevaio e per arrivarci qualche passo da circo lo abbiamo fatto
la via e’ ottimamente protetta, i friend non servono (anche perche’ non ci sono fessure!!!) e tutte le soste sono a posto (ho letto relazioni discordanti ma ora tutto ripristinato)
ho trovato difficoltosa l’uscita : alla sosta dell 11 tiro NON ho trovato gli spit che salivano a sin (quelli dell’ultimo tiro di idroelettrica), per cui ho proseguito vs destra dove uno spit aiutava a fare il passo che porta sui prati
i prati sono una cengia inclinata di erba scivolosa profonda circa 4-5 metri che finisce nel salto sottostante: sul prato non ho trovato bolli gialli ne spit che consentissero la “conserva protetta” di cui si parla sia in alcuni post che nella guida sopracitata: abbiamo proseguito alla meglio stanti attenti a non scivolare e non sapendo bene dove andare a parare per circa 150 m lineari fino quando superando un dosso vediamo il sentiero ma…..50 m sotto… raggiungibile per un ripidissimo canale….. proprio nel momento della disperazione… il santo protettore degli alpinisti fa vedere… 5 m sotto di noi e coperta dall’erba una sosta su un solitario pezzo di roccia affiorante ….: dalla sosta una doppia di 30 m porta ad un albero rinsecchito da cui parte una corta fissa che “cala ” sul sentiero…che dire… un cero al Santo degli Alpinisti ……
con mio figlio Marco a tiri alterni (a me i dispari) alla sua prima prova sul Bianco !