Chatelard (Pointe de) da le Collet per il Refuge de Vallonbrun

Chatelard (Pointe de) da le Collet per il Refuge de Vallonbrun
La gita
andrea81
4 15/08/2023
Accesso stradale
sterrata buona (2 km) fino al parcheggio di les Grattais

Gita puramente escursionistica (in assenza di neve come adesso), un EE per ravanatori senza sentiero.
Sono partito dal parcheggio di les Grattais, che rispetto a le Collet permette di risparmiare circa 100 m di dislivello, ma soprattutto consente di camminare su un bellissimo sentiero, mai ripido che porta rapidamente al Refuge de Vallonbrun (io al bivio che si incontra ho tenuto il sentiero di sinistra che ho reputato più diretto, poi breve tratto sulla sterrata fino al rifugio).
Fine dei sentieri, sono salito a vista per i dossi erbosi sopra le ultime baite, con aggiramento di un grosso gregge di pecore, nonostante ciò da distanza siderale il maremmano è arrivato a salutarmi, più curioso che minaccioso (in ogni caso c’era anche la pastora nei paraggi).
Terminato il pendio erboso, ecco il lungo pendio di salita, le tracce presenti sono utili in discesa, mentre in salita conviene mantenersi il più possibile nelle zone di pietrame più solido, che spesso non esistono. Si fatica un po’ ma la salita è comunque rapida. A 3100 m circa un piccolo ripiano per rifiatare con i resti di un nevaio, e poi l’ultimo pendio, più infido. Come riferimento bisogna puntare ad una modesta barra rocciosa rossastra al centro, che si costeggia sulla sinistra, io poi mi sono fatto ingannare da una presunta traccia che proseguiva in una sorta di canalino sull’estrema sinistra del pendio, ma via via salendo la roccia peggiorava e mi son tirato addosso un po’ di tutto fino a sbucare in cresta a sinistra del colle. In realtà la scelta più saggia (che ho capito in discesa) è di superare la barra rocciosa a sinistra e poi piegare sopra a destra al centro del pendio di rocce rotte, sempre faticoso ma meno infido.
Raggiunto il Col de Vallonbrun la dorsale di salita non presenta alcuna difficoltà ed è anzi piacevole, sarà che in confronto a prima sembra pianeggiante. Tra l’anticima e la cima bisogna scendere leggermente di 10 m sfruttando un terrazzino sul versante sud, nulla di problematico.
Discesa rapidissima, nel pendio/canalone se si seguono le scie di terriccio/detrito fine, si va giù che è un piacere senza faticare.

Non si può dire che non sia una montagna marcia, ma tutto sommato la salita non è lunga (pochissimo sviluppo) ed il panorama merita. Solo per amanti del genere, ovviamente non ho incontrato anima viva se non nei pressi del bel rifugio. Segnalo ottima copertura telefonica su tutto il percorso

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