Chateau des Dames dalla Valtournenche

Le quattro stelle sono un po’ abbondanti per la sciabilità in alcuni punti ma sono più che tirate per l’ambiente. Partenza alle 7.30 dalla cava con buon rigelo notturno, in compagnia di un’altra decina di skialper. Noi due siamo saliti senza coltelli ma la stragrande maggioranza li aveva. Diciamo che sono utili ma non indispensabili. Sul primo canalone, con i primi raggi del sole è iniziata una fitta e continua scarica di ghiaccio e pietre di modeste dimensioni. Nulla di particolarmente pericoloso ma conviene buttarsi il prima possibile sulla dorsale a sinistra del canale così da evitare spiacevoli incontri. Nel frattempo da sotto notiamo una carovana di almeno una trentina di skialper approcciarsi al canalone…carovana che però come si è materializzata è anche sparita, sia una volta arrivati agli ultimi pendii prima della cresta, sia in discesa. Saranno andati tutti al Mont Rous??? Ad ogni modo, una volta alla corda fissa che conduce alla cresta finale molti fanno dietro front. Il tratto in questione è delicato, non tanto per le difficoltà tecniche (modeste) ma per la presenza di molti massi instabili. E infatti i primi due a salire ne fanno precipitare alla base due belli grossi. Se penso che al ritorno c’era un gruppetto che allegramente oziava seduto alla base del canale…. mahhhh….
Come già descritto nelle gite precedenti, la discesa nei primi 100-200m non è un gran chè ma poi migliora. Essendo ormai il fondo molto molto tritato non si può pretendere chissà quale sciata ma tutto sommatto, mollando il giusto, la neve è ancora più che discreta, soprattutto in basso.
Finale al Bar di Stephanie e Rudy con un ottima birra fresca.
Anche oggi con Marco.

Un saluto ad Alberto, compagno di avventure alla Punta Cian l’estate scorsa e che ho riincontrato con piacere durante la salita.