Chateau Blanc da Planaval

Chateau Blanc da Planaval
La gita
giacca
25/04/2013
Equipaggiamento
Scialpinistica

Davide, sintetico qui, ha descritto tutto molto bene sul suo blog.
Per chi non avesse voglia di sbirciare, riassumo le cundi trovate.
Strada coperta da valanghe di fondo con il tipico mix terra, neve il tutto insaporito da aghi di pino.
Dalla fine del bosco in su, rigelo appena sufficente per non sprofondare, che andava migliorando man mano che si guadagnavano metri di dislivello.
Ultimo pendio prima della vetta in farina che ha creato un poderoso zoccolo a tutti, giusto per rendere più duri gli ultimo 100 metri, come se non fossero bastati i 1.700 già alle spalle.
Dopo la sosta in vetta con copiosa sciolinatura degli attrezzi, bella discesa, prima sulla farina compressa del primo tratto seguita dalla marcetta che diventava sempre più marciona e infine polenta fino al rietro sulla strada svalangata. In ogni caso fino a 2.000 metri circa, nonostante la neve fosse pesante si è sciato più che bene.
Le nevicate previste copriranno le numerose tracce (la maggior parte di proprietà degli aviomuniti), rendendo i pendii nuovamente intonsi.

Gita venuta fuori per caso. L’obbiettivo era un altro, ma lo zero termico alle stelle ha spaventato soprattutto me, che dire… meno male, gita assolutamente da fare. Panorama incredibile e pendii (per più di 1.400 metri) di una sciabilità imbarazzante. Da non perdere.
Con Fede, Roby, Davide e Macca.

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