Via prevalentemente di placca, molto bella, che merita alcuni commenti in più. Su L3 dopo il tetto occorre superare uno strapiombino non meno impegnativo. La progressione in artificiale risulta più complessa di quella sulla vicina Tommy; utile una fettuccia. La lunghezza si conclude con un traverso a sx molto delicato, soprattutto per il secondo di cordata – occhio. Seguono tre tiri molto belli e altri tre molto facili, che interrompono la continuità della via (ma permettono di recuperare il tempo perso su L3…). L10 è stupenda e molto ben chiodata. Poi sembra cominciare un’altra via, con un obbligatorio ben più alto. L11 ha un passaggio duro tutto di piedi sopra il primo fix: con un volo si finirebbe dritti sulla sosta. Forse è possibile proteggersi con un friend BD 0.75 su una fessura a dx. Si sale poi su due bellissimi diedri inclinati con lame, chiodati lunghi. L12 è una mazzata, passi obbligati di aderenza molto difficili. E’ altrettanto difficile immaginare un buon motivo per il cambiamento dei criteri di chiodatura; resta l’impressione che, per chi non sale tranquillo su 6b, il divertimento, fino a quel punto notevole, risulti un pò rovinato. Uscita su Tommy.