Che bella avventura la Charrà!!! Partiti dalla macchina circa 1 km dopo il colletto Colomion seguendo prima la strada sterrata e poi un sentiero sulla sinistra che sale diretto verso la casermetta del Passo Mulattiera. La ferrata o meglio il percorso attrezzato è facile, comunque suggestivo e ben camminabile anche oggi dove per la maggior parte del percorso si calpestava qualche dita di neve caduta la settimana scorsa. Occorre prestare attenzione agli attraversamenti dei canaloni dove manca il cavo metallico soprattutto nelle attuali condizioni. Caschetto consigliato. Dal Passo della Sanità bell’ambiente verso il vallone sottostante e verso la Guglia d’Arbour. L’arrampicata in cresta verso la vetta è facile (F+) e molto divertente. Dalla cima bel panorama e bell’ambiente che mi ha fatto ricordare la vacanza di quest’estate sulle dolomiti. In discesa abbiamo optato per la traversata della vetta che si è rilevata impegnativa e delicata. Dalla croce di vetta si continua in cresta verso ovest fino a raggiungere un’anticima con croce. Da qui si inizia a scendere lungo il pendio detritico verso sud senza difficoltà, ma facendo attenzione a non far cadere pietre su quelli che precedono, fino a circa 2500 metri dove alcuni ometti indicano la discesa in un canalone. Si entra nel canalone per i primi 10 metri per poi uscire a destra su una dorsale detritica e verticale che si scende in buona parte disarrampicando facendo attenzione a non muovere pietre e tastando bene con le mani le prese (occhio che si sgretola tutto!!!). Abbiamo mosso delle pietre anche grosse che sono scese rumorosamente nel canale di sinistra!!! Ad un certo punto si supera verso destra un altro canale meno ripido per raggiungere un’altra dorsale che seguendola fino alla fine e poi traversando nuovamente a destra permette di superare la fascia rocciosa e raggiungere le pietraie sottostanti dopo circa 100 m di dsl dall’entrata nel canale (PD). Traversato alto lungo i pendii detritici a sud ci siamo ricongiunti con la stradina che sale al Passo Mulattiera.
Allego traccia (l’itinerario di discesa è per gente esperta e preparata – può essere utile avere la corda con sé in caso di difficoltà anche se non indispensabile).
Con Davide, papà e Franco che per superare la fascia rocciosa del versante sud ha seguito una cresta all’estrema destra del pendio detritico percorso in discesa con difficoltà forse più facili rispetto a quella sopra riportata.