- Accesso stradale
- Asfaltata solo fino a Puys da Beaulard
L’obbiettivo delle 11 gite a mese si e’ materializzato ancora una volta grazie al compimento di quest’ultima alla Punta Charra’, giusto in tempo prima che il mese finisse. Teatro della vicenda, l’alta Valle Susa l’unico settore alpino dell’intera regione a non risentire gran che del peggioramento in atto un po’ su tutto l’arco alpino. Diciamo un po’ l’isola felice..! Questo a seguito di un cambiamento di programma che prevedeva in realta’ la salita al Gran Adritto in Valle Stretta, dove pero’ nuvole nevischio e vento la facevano da padrona. Presa la ferrata (abbastanza in cattivo stato) circa a meta’, salendo da Puys direttamente per ghiaioni. Poi dalla Charra’ in concatenamento per cresta, dai Passi Sanita’ ed Arbour fino in vetta alla Guglia d’Arbour. Proseguimento per la Grand Hoche, discesa al Passo dell’Orso, ma che forse sarebbe piu’ giusto chiamarlo della Grand Hoche.. (servito ora di recente da un nuovo e confortevole bivacco sempre aperto), e rientro a Puys in anello per buona parte su sentiero attraversando alla base delle cime appena rivisitate (tutte a distanza ormai di anni..). Da Puys in vetta alla Charra’ in 3 ore, piu’ altre 4 ore per la traversata incluso l’anello. Una vipera mi ha attraversato il sentiero poco prima di fare rientro all’auto! Per fortuna sono riuscito a evitarla in tempo..!