In realtà oggi i progetti erano di scalare il Grand Cordonnier, ma il meteo pessimo e la spruzzata di neve ci hanno fatto cambiare meta.
E così dopo tanti anni sono tornato nel gruppo della Grand Hoche.
Per recuperare il tempo perso a girovagare in macchina siamo saliti con il 4×4 lungo la strada del Colle Mulattera fino a quota 2100 circa, dove una frana impedisce di proseguire.
Raggiunto il colle abbiamo preso la storica ‘ferrata degli alpini’ fino al secondo canalone, e da lì siamo saliti direttamente alla Punta Charrà (F+).
Il percorso, una volta attrezzato con cavi e ben tracciato, oggi è reso delicato a causa del terreno instabile e dalla pessima qualità della roccia.
Dalla vetta lungo la via normale di cresta abbiamo raggiunto il Passo della Sanità.
Dal passo inizia la parte più alpinistica con la salita della cresta Ungherini (PD-). La cresta è costituita da 3 torrioni principali ed è particolarmente esposta sul versante della Val di Susa. Complessivamente è semplice, i passaggi solo al max di II/II+, ma l’esposizione e la qualità della roccia richiedono sempre molta attenzione.
Purtroppo l’ora tarda ci ha impedito di completare la traversata completa fino alla Guglia d’Arbour e così dal torrione pincipale della cresta Ungherini abbiamo fatto ritorno al Passo della Sanità e da lì con la ‘ferrata’ alla macchina.
Complessivamente una bella e veloce gitarola in compagnia del sempre ottimo socio Luca.
Foto e tracciato gps su: www.lafiocavenmola.it