Chardonnet (Tour du) per Col Chardonet, Finestra Saleina, Col du Tour, Col sup. du Tour

Chardonnet (Tour du) per Col Chardonet, Finestra Saleina, Col du Tour, Col sup. du Tour
La gita
coste
3 08/03/2014
Accesso stradale
in provenienza dal Vallese nulla da segnalare
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte inferiore gita)
Polverosa
Quota neve m
1200
Equipaggiamento
Scialpinistica

Impianti dei Grands Montets chiusi per vento, partiamo da Lognan alle ore 9.
Ribattiamo una traccia che sale lungo il fianco sinistro del ghiacciaio dopo avere preso il bivio a sinistra sulla pista e risalito per pochi metri il pendio poco prima del tunnel. Tutti gli altri (pochissimi per il posto) restano sulla pista, ma poi dovranno scendere. Traversiamo in corrispondenza della traccia che sale al Col du Passon e ci portiamo sul margine opposto sotto i ripidi fianchi (attenzione) che scendono dall’Aig. du Chardonnet. All’inizio c’è da superare una terminale insidiosa.
Arriviamo alla base del pendio che porta al Col du Chardonnet e puntiamo alla sua estremità destra. Per non avere messo i coltelli perdiamo almeno 40 min. a risalire il primo pezzo ripido su neve crostosa, arriva una coppia di francesi, togliamo gli sci e saliamo a piedi una 50 di metri. Poi la pendenza diminuisce e si sale bene nella conca molto ampia. Sul lato sinistro salgono in quattro. Saremo i soli nella giornata. Ci raccordiamo in prossimità del colle che si raggiunge sci ai piedi.
Discesa in doppia con corda da 60 mt. sul primo ancoraggio, il secondo è ben visibile sulla destra faccia a monte, ma scendiamo a piedi senza ramponi su buone peste in neve farinosa. Quasi una decina di persone sta salendo dal lato Saleina. Scendiamo solo in 4, un solitario francese scende sci ai piedi derapando con un paio di Merelli. Due andranno alla Fenetre du Tour (tracciata in discesa, da risalire a piedi). Noi e il “Merelli” proseguiamo il lungo tour.
La Fenetre di Saleina si sale sci ai piedi, pendio tritato dalle discese, molto ripido, inversioni abbastanza difficili e esposte.
Sul Plateau du Trient ci si rilassa, arriviamo al Col Superieur du Tour.
Iniziamo la lunga discesa su Le Tour, pendenze sempre sostenute, canale iniziale bello largo, spazi enormi, in picchiata sul piccolo villaggio.

Meteo: gran bello, dalle 9.30 assenza di vento, non una nuvola, temperature ideali.

Itinerario: lungo, molto vario, panorami ovviamente bellissimi e sempre diversi, si vedono quattro diversi e ben distinti valloni, ghiacciai, anfiteatri.

Neve: nota dolente, il vento ha imperversato da venerdì sino a sabato mattina su tutti i versanti. Crosticina, sastrugi per fortuna morbidi, qualche tratto portante molto divertente viste le pendenze, finale invece strepitoso tutto a sinistra (molto a sinistra) in un metro e mezzo di polvere non toccata dal vento (tre stelle per questo tratto).

Note: diversa gente verso la Cab. du Trient (aperta), una bella traccia di discesa dal Col de la G.de Lui (credo), un pò di gente al Col du Passon con discesa su Le Tour o al Col du Chardonnet in senso inverso per la Fenetre de Saleina e per la Fenetre du Tour.
Pareti nord tutte in ghiaccio grigio, nessuna traccia.
Passaggio su una Porsche per recuperare l’auto ad Argentiere 🙂
Argentiere Lognan eur 13,20. Provenendo dal Sempione nessun altro costo, tranne una eccellente cena a Varzo con ottima birra “agricola”.

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