Chardonnet (Roche du) da Laval per il Col des Muandes

Chardonnet (Roche du) da Laval per il Col des Muandes
La gita
pedrito
4 28/06/2023
Accesso stradale
Strada aperta fino al 10/07, poi chiusa fino al 18 agosto con navetta (possibile salire in auto fino a Laval prima delle 8.30 - ultimo tratto da Fountcovert a pagamento: da confermare chiedere al centro Turistico di Nevache)

Buone condizioni: passato dalla strada sulla sx idrografica per prendere il sentiero per il Lac Long, dopo si attraversa noiosa pietraietta, ma fattibile con i bastoncini. Tuttavia questa rimane la via più veloce per il vallone, si attraversano diversi nevai terminato i pascoli di quota 2500 circa, sono diversi, ma piccoli volendo aggirabili, ma non conviene sono ben tracciati, ma vale sempre la solita raccomandazione: fuori dalla traccia la neve non tiene… salita alla Roche per roccette per evitare un ultimo nevaio poco prima della punta, ma per il resto crestone pulito. In discesa passato per il GR e il Lac Rond e allargato per il sentierino che porta al riifugio Drayers (finalmente hanno messo un ponticello solido per attraversare l’impetuoso torrente e non l’asse barcollante che c’era una volta) questo tratto molto più comodo e panoramico si allarga e merita così come dal rifugio passare dal sentiero (sempre bei rodendri) che scende in dx idrografica, alternativa alla noiosa strada.

Sfruttato ancora il periodo di “libero accesso” prima della chiusura strada con navetta e pagamento. Per chi interessasse per il Thabor ci sono ancora molti nevai (vedi foto), ma sono tutti ben tracciati dai numerosi gruppi (che fanno il tour del Thabor) che lo salgono da questo versante per scendere dal versante italiano, parlo con gli unici francesi che sono scesi di qua non serve attrezzatura (ma a mio avviso una picchetta di alluminio me lo porterei, altro no perchè la neve molla presto anche sulla traccia…). Sicuramente da questo versante salire il Thabor in queste condizioni diventa una salita escursionisticamente gratificante, invece della noiosissima (seppur decisamente più semplice salita dal lato italiano), inoltre da questo versante la salita è molto più varia (anche se con diversi muntacala). Condizioni in Val Claree al top da approfittarne: fioriture splendide, acqua a “go-go”, nevai, meteo fantastico con arietta molto fresca e poca gente in giro… di più non si può. Itinerario già salito tempo fa, ma in questa veste primaverile, merita rifarlo.

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