Chante-Perdrix (Tete de) da le Pineès per i valloni di Rabious e della Ribiére

Chante-Perdrix (Tete de) da le Pineès per i valloni di Rabious e della Ribiére
La gita
enzo51
4 16/04/2013
Accesso stradale
Fino al bivio per les Pinees a dx q.1200 poi a piedi
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Bagnata
Quota neve m
1200
Equipaggiamento
Scialpinistica

In questa gita tutto si guarda, meno che al piacere della discesa per la natura selvaggia e impervia dell’incassato vallone del Rabious, che contrasta nettamente con il secondo e altrettanto eterno vallone della Ribiere nel quale ci si inoltra sul seguito del primo del quale ho appena fatto cenno. Il primo per la presenza di splendidi scorci paesaggistici, vedi ad esempio la suggestiva cascata delle Pisse che si spezza in due distinti rami, e meta di frequenti escursioni. L’altro un immenso e altrettanto lungo, nonche’ ampio vallone con linee dolci, cosi’ come dolce e’ l’arrivo in vetta al termine di un tragitto molto vario lungo non meno di una dozzina di km da Les Pinees fino all’ometto che caratterizza la vetta di questa modesta montagna. Modesta per quanto sia cmq molto distante da raggiungere a piedi anche da Embrun, nella Valle della Durance, con bella vista sul lago di Serre Poncon e non particolarmente distante da Gap. Effettuato un guado a piedi scalzi nelle gelide acque del Rabioux per raggiungere la stradina (che bastava intraprendere al bivio piu’ a valle dove questa si diramava in due direzioni) dall’altra parte, che mi ha consentito di riprendere il vallone pressappoco all’altezza della cascata. Tutto per aver seguito inconsapevolmente il sentiero balcone d’accesso alla cascata che inevitabilmente mi ha portato al guado per assenza di un ponte in quel punto. Il sentiero proseguiva ma causa neve e boschina in prossimita’ della sponda del fiume era diventato inpraticabile, ancor piu’ con gli sci ai piedi. Lunga e monotona invece la seconda parte e a salire e a scendere, con lunghi rettilinei sui fianchi sotto la Tete de L’Hivernet per evitare di dover spingere. Tutto pero’ compensato da una vista unica dalla vetta e la soddisfazione una volta tanto di poter dire..ho visitatato finalmente un posto nuovo di straordinaria bellezza abbastanza lontano da casa.

Link copiato