Percorsa dalla Cresta NO e ritorno; abbinata alla salita della testa del Currù con discesa dal canale adiacente.
Condizioni della cresta in linea con le altre normali alpinistiche del gruppo Grande Rochere – Berrio Blanc. Subito sopra l’intaglio si ha il tratto più ripido, ma la roccia è discreta e i passaggi sono elementari. Dove la cresta diventa più orizzontale la roccia peggiora un po’, ma non conviene allontanarsi troppo dal filo di cresta, onde evitare zone troppo terrose; il profilo finale è abbastanza regolare e fino in cima non si incontrano salti di roccia.
Discorso diverso per la Testa del Currù: dall’intaglio sono solamente 30 metri di dislivello, ma intervallati da diversi gendarmi di cui tre più marcati. Il primo è percorribile, dopodichè la cresta è da evitare: la roccia è completamente sfasciata e i passaggi sono esposti, pertanto è necessario attraversare sotto cresta (principalmente lato Armina) scendendo anche di molti metri fino a sotto l’ultimo intaglio prima della vetta. La vetta (altrimenti non ben identificabile) è caratterizzata da un evidente ometto. la discesa percorre l’evidente canale delimitato nel primo tratto da una costola rocciosa, al termine della quale si ricongiunge con il canale dell’andata.
Molta soddisfazione in questa gita per l’ambiente e il percorso vario, ma con impegno tecnico tutto sommato modesto.
Sconsiglio di proseguire alla testa del Currù.