Challange (Montagne de) o Charoumu da Nevache per il versante Sud-Ovest

Challange (Montagne de) o Charoumu da Nevache per il versante Sud-Ovest
La gita
andrea81
4 22/04/2018
Accesso stradale
strada chiusa a Nevache
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Quota neve m
1500

Si parte da Nevache, strada innevata ma con parecchie interruzioni, salito a piedi evitando di usare le racchette e poi tagliato i tornanti col sentiero estivo (pulito) fino alla prima cappelletta; da qui in poi più neve ma ancora molte interruzioni con strada che a tratti sembra un fiume. Terminato lo spostamento, a la Basse Sausse, seguendo alcune vaghe tracce di sci mi sono districato nel lariceto, neve polentosa a causa dell’assenza di rigelo. Anche dopo l’uscita dal bosco, fino a 2200 gran fatica con crosta quasi mai portante, poi dalla parte mediana del percorso finalmente neve ottima, specie sulle contropendenze. Ci sono varie possibilità di percorso, con dossi più o meno ripidi, io mi sono mantenuto sotto la Crete de Mome (qualche piccola slavina), mentre stando più al centro del vallone avrei avuto un percorso più dolce ma con qualche pianoro. Raggiunta la sella tra la Crete de Mome e la mia cima odierna, ho affrontato il pendio più ripido verso l’anticima, pendio che è esposto a sud-est per cui con neve ormai molle ma per fortuna non sfondosa. Dalle roccette affioranti a metà pendio, traversato a destra verso la dorsale (il percorso sembra un po’ fastidioso a causa di un traverso, ma si fa molto agevolmente. Raggiunta la dorsale nessun particolare problema fino in all’anticima, poi altro breve strappetto e finalmente la bella cima, impiegato 3h30′.
Discesa del pendio più ripido fatta in parte coi ramponi perchè le racchette non tenevano, poi da metà pendio neve al collasso, quindi di nuovo ciaspole che terrò fino alla strada. Sfruttando i pendii rivolti ad ovest sotto la Crete de Mome ho potuto fare una discesa piacevole fino a 2300 m, poi inevitabilmente ho cercato di salvare le gambe, pur non sprofondando mai eccessivamente.

Solamente 3 scialpinisti incontrati in cima; giornata spettacolare ma caldo infernale, forse avrei dovuto anticipare di un’ora la partenza e l’inizio della discesa per non soffrire troppo, ma con queste temperature c’è poco da fare. Innevamento in zona ancora abbondante ma non come nel versante italiano.

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