Challange (Montagne de) o Charoumu da Nevache per il versante SO

Challange (Montagne de) o Charoumu da Nevache per il versante SO
La gita
gondolin
4 23/02/2020
Accesso stradale
in auto sino a Nevache

Partenza da Nevache sci ai piedi, la strada è ancora chiusa ed innevata sin dal paese. L’idea iniziale era di salire dai pendii soprastanti gli Chalets du Lacou oppure gli Chalets du Venery percorrendo in salita i pendii che normalmente si sciano scendendo dalla Crete de Mome per raggiungere il colle a quota 2.074, ma le alte temperature delle scorse settimane hanno sciolto molta neve su questi pendii esposti a sud, e pertanto sarebbe stato necessario portare gli sci a spalle per qualche centinaio di metri di dislivello, così percorriamo tutta la strada ancora innevata della Haute Valee de La Claree sino a La Basse Sausse a quota 1.800 m. Iniziamo a salire dal valloncello che si diparte dalla strada alla fine del lungo rettilineo antistante gli chalets, e poi proseguiamo in direzione nord salendo nel bosco rado soprastante. Una volta usciti dal bosco intorno a quota 2.000 m continuiamo a salire in direzione nord est attraverso ampi ampi valloni inframezzati da qualche formazione rocciosa sino ad intravvedere il colle tra la Crete de Mome e la Montagne de Challange quotato 2.704 m sulla carta francese IGN 1:25.000. Una volta raggiunto il colle si individua chiaramente la cresta che conduce all’anticima quotata 2.911, che si raggiunge abbastanza velocemente risalendo i pendii un pò sostenuti che si alzano dal colle. Dall’anticima pianeggiante si distingue la breve ed ampia cresta che conduce alla cima della Montagne de Challange, non nominata sulla carta francese e quotata 2.955.
Il vento forte presente in cima non porta ad indugiare sulla vetta, dove non è più presente alcun paletto ed alcuna scritta, in ogni caso il panorama è splendido sia verso gli Ecrins, sia verso la Valle Stretta. Iniziamo la nostra discesa su splendida neve trasformata intorno alle 12.30: i pendii un pò sostenuti dalla cima sino al colle quota 2.704 ci regalano una sciata magnifica, di quelle che ti rimangono indelebilmente scolpite nella memoria. Dopo il colle la neve è comunque ancora molto bella ed i pendii, seppur meno sostenuti, regalano ancora una bellissima sciata fino a quota 2.400. m circa. Poi per un centinaio di metri di dislivello la neve diventa a tratti “collosa” per l’effetto del sole e delle alte temperature sulla neve recente non ancora completamente trasformata, e la sciata ne risente un pò. Sui pendii sovrastanti il bosco la qualità della neve migliora nuovamente, assumendo il tipico aspetto della neve primaverile di bassa quota, e ci godiamo questo ultima tratto di discesa “sciabile” sino a raggiungere la strada a quota 1.800 m in località La Basse Sausse. Da qui con un pò di passo pattinato riguadagniamo gli Chalets du Lacou e poi ci lasciamo placidamente scivolare sulla strada sino a Nevache.

Oggi in compagnia del socio Paolo de Bardonneche, per entrambe era la prima volta su questo itinerario: gita splendida sia per i panorami che per la sciabilità dei pendii, lo spostamento iniziale da Nevache a La Basse Sausse la rende piuttosto lunga e faticosa, ma a mio parere ne vale la pena.
Dopo la “faticata” ci regaliamo un sontuoso pranzo alla locanda Au Bon Coin in compagnia di carissimi amici torinesi saliti in Val de La Claree a coronamento di una giornata magnifica sotto tutti i punti di vista: ambiente, panorami, neve, sciata, cibo, libagioni ed ottima compagnia degli amici.

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