Chaberton (Monte) Parete Est

Chaberton (Monte) Parete Est
La gita
gully92
4 14/03/2014
Accesso stradale
ok
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
1300

Finalmente la Est!
Scorso weekend passato a rimirarla e studiarla bene con la certezza che fosse in condizioni…martedì tra una lezione e l’altra ero li a pregustarmi la discesa con la mente quando la sera aprendo gulliver, sbam…Est delo Chaberton, ma dimmi te uno pensa con i privilegi dello studente di fregare i ripidisti del weekend andando venerdì e invece viene fregato csì brutalmente! vabe, forse meglio così…Fede non era tanto convinto e sta recensione ha facilitato l’opera di convincimento (ovviamente grande fiducia sulle mie capacità valutative da parte di Fede! 🙂 )
Così giovedi sera cenone di soddisfazione a Rollieres cucinato da atromba che oltre alle doti alpinistice e di pianista annovera anche quella di chef d’eccellenza, ma tra lui che ha il cliente e Lorik che ha la vite nel piede rimaniamo solo io e Fede…tre orette di pisolino e si parte sotto un cielo stellato da urlo che pian piano comincia ad albeggiare.
Ovviamente dopo l’abuso della cena e i piedi malconci la prima oretta di salita è sempre un piacere, ma poi piano piano tutto passa e la cima si avvicina rapidamente.
Rapido briefing sull’unico punto che non abbiamo ancora deciso, l’entrata….da sopra l’entrata classica in doppia sembra buona…massì già che i ripidisti del martedì ci hanno fregato, almeno facciamola un po’ diversa!
Son già le dieci, meglio muoversi che oggi scalda di brutto,manovrine rapide e calata ultra figa in una goulottina che si apre nel baratro della Est per poi atterrare su una comoda cengia che rientra nella parete e che permette di prepararsi comodamente.
Da qua l’entrata è davvero dritta e la neve tra le rocce affioranti non è tanta, valutazione dei passaggi, un bel respiro e via… primi 50 metri davvero tosti, vietatissimo cadere; passaggi in dryskiing molto delicati e finalmente riusciamo a ricongiungergi con le tracce del traverso; da qui ancora due curve delicate e poi via puro godimento su pendii sempre molto sostenuti ma sciabili e divertenti.
Scegliamo un bel canalino sulla sinistra ancora intonso, pieno di polvere tutta per noi, orgasmi bianchi a gogo tra urla e risate, così si che si ragiona!
dopo un milione di curve (ma quanto è lunga sta parete?!) arriviamo al fatidico bivio, Fenils o Cesana? Facciamo un piccolo pezzo di traverso, ma poi la curiosità e il voler farsi tutta la parete fino al fondo prevalgono…e così retrofront e via nel gorgione!
Come a dirci che abbiamo fatto la scelta giusta compaiono due camosci che invece di scappare si mettono a giocare con noi girandoci attorno e accompagnandoci per un pezzo di gorgia.
Che fosse bello si, ma un ambiente così davvero non me lo aspettavo…forse il posto più bello e allo stesso tempo pericoloso in cui sia mai stato: in pratica il colatoio di qualsiasi cosa scenda dalla parete, bisogna andare via veloce e così facciamo, una gincana tra cascate di ghiaccio, frane e saltini che però lasciano sempre delle bave di neve che permettono di non togliersi mai gli sci…finalmente anche la gorgia si apre e si finisce sui pratoni di Cesana…siamo fuori…sensazioni strane, un senso di vuoto totale che segue tutta la concentrazione delle ultime due ore, un abbraccio a Fede, ci svacchiamo al sole e pianopiano le sensazioni cominciano a tornare e ad accavallarsi, e poi finalmente la felicità che esce e che ci si stampa in faccia con due bei sorrisi ebeti che non riusciamo più a toglierci..

Bello condividere questi momenti con qualcuno con cui hai mille cose in comune oltre alla semplice passione per lo sci alpinismo…grazie Fede!

un piccolo sogno nel cassetto che si avvera…quel valore aggiunto che una discesa può avere solo per chi se l’è vista tutti i weekend e continua a vedersela ognivolta che se ne torna tra le sue montagne…

Un grazie gigante a G.Bona che abbiamo incontrato in cima e che ci è venuto a prendere a Cesana per riportarci a Claviere, gentilissimo e simpaticissimo!

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