La copertura nevosa inizia dopo pochi metri (lineari) lungo la stradina, ed è quasi ininterrotta fino al colle. Ci sono zone scoperte ovviamente, ma si riesce sostanzialmente ad evitarle e rimanere sulla neve. Ho messo i ramponi alla base della rampa che porta ai resti del ricovero sette fontane, e li ho tenuti per tutta la gita. La neve è delle varianti: crosta portante, non portante, sastrugi, placche da vento, riportata…tutte tipologie “esaltanti”. Dal colle alla cima c’era un po’ di vento freddo che, unito al pendio tutto in ombra, ha realizzato un bel freezer, e mi ha ricordato che siamo ancora in inverno, nonostante la scarsa quantità di neve faccia pensare ad una primavera inoltrata. Dal colle ho seguito a tratti la vecchia rotabile militare, a tratti le scorciatoie, più o meno tutte tracciate. Dalla vetta panorama in HD.
Discesa relativamente rapida, con neve che mollava già nella gorgia del vallone, sui pendii prima del ricovero e nella piana prima di raggiungere la stradina (ore 12.20).
La montagna era ben nota ma inedita per me in inverno: per i camminatori secondo me merita, per gli skialp non credo proprio (oggi ne ho visti solo due diretti allo Chaberton, tutti gli altri sulla montagna in fronte).
Secondo me ramponi indispensabili per fare le cose in sicurezza.