Chaberton (Monte) da Fenils, giro per Claviere ITINERARIO VIETATO

Salito e scese da Fenils. Intanto bisogna dire che c’è un divieto di transito (senza estremi di legge), anche pedonale, fra il bivio per il colletto del Lago/Col Desertes e quello per la Croix du Vallon sotto il Pian dei Morti (poco oltre il confine italo-francese). Il problema principale è una grossa frana sul Rio Fenils dove si passa su esile traccia di moto e pedoni, che sparirà dopo ogni temporale o inverno. Ma subito prima di Rocca Tagliata, dove alcuni enormi blocchi ingombrano al carreggiata, la strada è franata e per pochi metri si passa su non più di 30cm di quello che ne resta (c’è anche una corda fissa a mo’ di mancorrente). Altrove la strada è ok, ma è spesso invasa da ghiaia e ciottoli. Sotto il colle dello Chaberton è a tratti profondamente scavata dall’acqua. Migliora invece dopo il colle fin poco sotto la cima dove ciottoli e ghiaia sono di nuovo invadenti. Nel mio caso la ciclabilità è stata più che buona: più del 95% in salita e del 99% in discesa, ma per lunghi tratti in salita è stato un vero rodeo… I cani da guardania sopra Pra Claud non li ho visti ma ci sono i cartelli. Una batteria da 500 potrebbe non bastare, qui avere la gamba non fa la differenza come altrove perchè per spuntarla sul fondo ciottoloso serve una discreta assistenza. Mentre scendevo salivano 2+3, sempre in emtb.

Un vero peccato vedere un’opera come questa lasciata andare, quando potrebbe ancora essere recuperata per un transito ciclistico e motoristico regolamentato. Ma è utopia in un Paese dove anche per evidenti errori umani si cerca sempre e comunque di dare la colpa al sistema.