Ceuse (Pic de) – Natilik

Ceuse (Pic de) – Natilik
La gita
riccaiva
5 08/08/2023
Accesso stradale
Arrivare fino al campeggio le Guerins oppure il parcheggio subito sopra. Da qui partono diversi sentieri. Il settore Natilik è l’ultimo a destra guardando la parete (1 h 30 circa a piedi)

Una via decisamente impegnativa, quando si parte dal campeggio si ha l’idea di andare in un posto super frequentato e pieno di climber, ed è così per tutti i settori, tranne Natilik. La parete resta totalmente isolata dal resto dei settori e si ha davvero la percezione di essere in montagna.

La via parte con un diedro appoggiato con prese a volte buone e a volte più svasate, le protezioni piazzabili sono buone ma un’eventuale caduta sarebbe da evitare. L’uscita dal diedro per arrivare alla sosta regala emozioni. Nel complesso non difficile ma richiede attenzione. 5c circa.

Il secondo tiro è una fessura svasa, le protezioni sono molto buone ma è un tiro fisico che richiede di sapersi destreggiare in questo tipo di terreno. La guida di Ceuse 2018 propone 6b+ che mi sento di confermare.

Il terzo tiro ha un passo subito dopo la catena molto intenso e protetto da uno spit. La guida propone 6a, direi molto intenso sul grado. Dopodiché c’è un lungo traverso sul V grado verso sinistra, poco/per nulla proteggibile che richiede di muoversi con molta attenzione (vietato cadere), fino ad arrivare al bordo del tetto dove ci si può proteggere nuovamente.

Il quarto tiro, direi unico al mondo, è un lungo traverso strisciando di pancia su una cengia che incide il tetto, difficile da gradare ma non duro, direi V grado. Alla fine della cengia sospesa bisogna ribaltarsi con i piedi sul bordo del tetto tenendo una scaglia (c’è uno spit e un chiodo con cordone che proteggono molto bene) per poi proseguire su lunga una fessura strapiombante dove ci si può proteggere bene. Questa fessura prosegue fino alla sosta, è molto fisica e per proteggersi bisogna avere un po’ di stamina e mettersi bene con i piedi se non si vuole finire la benzina sul più bello. La guida propone 6b, a cui aggiungo che se ci vuole proteggere richiedere una buona padronanza del grado.

L’ultimo tiro è protetto con 3 spit. La parte iniziale di 5c ed è una meravigliosa colata cannelure che si scala piacevolmente fino a uscire su una facile placca di III grado. Il ribaltamento sulla placca è proteggibile con un numero 3 in un buco evidente. La placca imbona conduce al pianoro sommitale.

Tutte le soste sono a spit, c’è la possibilità di fuga fino a L3, poi fatto il traverso bisogna uscire sul pianoro.

La discesa si fa comodamente dalla ferrata che si raggiunge in 10 min seguendo gli ometti sul filo di cresta.

Nel complesso è una via impegnativa, con tiri particolari e che richiede attenzione e movimenti decisi.

Detto questo è davvero spettacolare, unica nel suo genere e merita davvero la fatica.

Con Keoma in mega pompa!

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