Partiti dal nuovo bivacco Lonza ai piedi della cresta, si contorna la parete rocciosa in direzione sud per circa 100 metri fino ad arrivare all’attacco di un couloir in cui é presente anche una corda fissa, arrivati alla cima ci si sposta ancora a destra fino a raggiungere un secondo couloir dal quale nel nostro caso (nottata abbastanza calda) scendeva un fiumiciattolo, siamo saliti qualche decina di metri in questo canale e poi abbiamo optato per continuare sulle placche alla sua sinistra, dato che l’acqua che scendeva rendeva molto difficile la progressione; all’inizio le placche erano abbastanza sporche e improteggibili, una volta arrivati all’altezza della cima del couloir si continua in ascendenza verso sinistra su placche molto più belle da scalare, compatte e pulite, fino a raggiungere la cresta vera e propria, ricongiungendosi con l’accesso dalla hornlihütte via Matterhorn Gletscher (vedere foto per la linea che abbiamo seguito).
Da qui l’itineratio é abbastanza intuitivo e fedele alla descrizione su questo sito, sulla parete ovest ci sono probabilmente diverse possibilità di passaggio in base alle condizioni di neve, noi abbiamo trovato neve in buone condizioni e, dopo tanta arrampicata su roccia, abbiamo optato per attraversare più a destra nel mezzo della parete per seguire il più possibile una progressione su neve, siamo poi ritornati leggermente a sinistra e poi su in verticale passando un risalto roccioso per arrivare alla galleria Carrel in ascendenza a sinistra e ricongiuncerci al filo di cresta (vedere foto). Da qui ancora progressione intuitiva sul filo di cresta con qualche passaggio sul lato della parete nord per aggirare le difficoltà fino in vetta
Discesa poi dalla cresta del Leone con neve marcia al pomeriggio
Un’altra epica avventura con Dido, miglior compagno per alpinismo..