Cervino o Matterhorn Cresta del Leone

Cervino o Matterhorn Cresta del Leone
La gita
ceceme
5 30/07/2018

I nevai sotto la testa del Leone, esclusi due brevi tratti esposti ma ben tracciati, sono evitabili stando sulla Dx salendo. Poi tutto asciutto fino alla gran corda dove si mettono i ramponi. La testa del Cervino è nuovamente asciutta.
Saliti il 29 alla capanna Carrel e in vetta il 30 con meteo bellissimo e poco freddo. In cima non c’era nemmeno un alito di vento e cielo terso, almeno fino alle 11 quando qualche nuvoletta ha incominciato ad incorniciare la montagna.
Bellissima salita che incomincia alla croce Carrel e che, anche se addomesticata da molte protezioni e corde fisse, non va assolutamente sottovalutata per l’impegno globale necessario. La Cheminee è senza dubbio il passaggio più faticoso di tutta la salita.

Sul Cervino è stata scritta una fetta importante della storia dell’alpinismo e sia io che Simone abbiamo goduto nel poter assaggiare di persona i passaggi famosi della salita.
Passaggi che nella maggior parte dei casi hanno il nome della persona che in quel luogo ha vissuto un’esperienza unica, tale da rimanera nella storia.
Fino a ieri erano soltanto nomi scritti sulle pagine dei libri. Oggi non posso che provare ammirazione per tutte queste persone che si sono cimentate nella conquista della cima e che hanno scritto la storia del Cervino.

Per la cronaca:

il 29 pomeriggio dalla terrazza della capanna abbiamo assistito alle operazioni di soccorso di una cordata che ha avuto un incidente alla Cheminee.
Il 30 mattina alle ore 4 al rientro di una cordata che alle ore 20 del giorno precedente era ancora in cima al Pic Tyndall; nel pomeriggio una cordata che affrontava la Cheminee sbuffando per lo sforzo e rischiando almeno 2 volte di cadere ma a cui non è sfiorato nemmeno lontanamente di mettere una protezione al passaggio ( sono 10 metri verticali!!)

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