Cervino o Matterhorn Cresta del Leone

Cervino o Matterhorn Cresta del Leone
La gita
marco-berra
5 24/08/2017

Venti giorni fa ci avevo provato in giornata da Cervinia, staccato da lavoro, con poco riposo, il mio tentativo si era interrotto sul Pic Tyndall, si poteva arrivare in cima ma si sarebbe fatto troppo tardi.
Ci ritorno motivato al massimo, subito le previsioni danno bello, poi arrivati alla Carrel verso le 11 diamo un’occhiata su internet (prende il 4G meglio che a casa mia!) e sono cambiate, lasciando per il giorno seguente solo più una finestra di tempo stabile fino alle 17.
Partiamo alle 3:30 dalla Carrel, saliamo bene nel buio senza sbagliare, mi ricordo bene i passaggi e vado a colpo sicuro, troviamo un po di ingorgo alla Grande Corda, da li in poi mettiamo i ramponi che terremo fino in cima (risalita al Pic Tyndall su neve tracciata e portante, non serve la piccozza), superiamo un paio di cordate, alcuni superano noi, ma non c’è tantissima gente, massimo venti persone dal versante italiano.
Dopo sei ore siamo alla croce di vetta, un salto veloce sulla Cima svizzera (piccozza non necessaria), poi cominciamo la discesa, tre doppie da 30 m dalla Testa del Cervino, poi un’altra per scendere la Grande Corda e infine l’ultima alla Corda della Sveglia, con le prime gocce di pioggia a bagnarci il naso. Dopo un paio d’ore la perturbazione passa, scendiamo col buio (sotto la Carrel fatte tutte le doppie, 30 m quelle alte), poi giù lungo l’interminabile sentiero di rientro a Cervinia.

Un sogno finalmente realizzato, in grande compagnia di Pablo e Andrea!

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