Cervino o Matterhorn Cresta del Leone

Cervino o Matterhorn Cresta del Leone
La gita
agofabry
3 03/08/2016

Da Cervinia raggiungo il rifugio Oriondé e da qui senza particolari difficoltà il Colle del Leone; i vari nevai si possono superare tranquillamente senza ramponi. Dal colle in poi un po’ più di attenzione, tutto diventa viscido e scivoloso per via di una fitta nebbia e una pioggerellina alternata a nevischio che non cesserà fino a tarda serata… e questo non mi piace!!!
Al Carrel c’è già il pienone… e continua ad arrivare gente… per puro miracolo riesco ancora a trovare un materassino libero per la notte… sul quale mi adatterò anche per la cena; in “zona giorno” quasi non si riesce ad entrare, altro che sedersi ad un tavolo… C’è qualche italiano, pochi, per il resto alpinisti da ogni parte d’Europa: francesi, spagnoli, tedeschi, scozzesi, bulgari, russi,…
La notte non passa proprio, all’una decido di uscire a dare un’occhiata: non fa così freddo ma il Cervino è coperto, in compenso magnifico colpo d’occhio sulle luci di Cervinia e penso che sia valsa la pena di andare fin lì anche solo per questo!
Verso le tre le prime partenze, io me la prendo comoda tanto so già che viste le condizioni non andrò molto lontano. Partirò poco prima delle 5.00. Ora la Testa del Cervino è stellata. Nel superare la “corda della sveglia”, così verticale e strapiombante, e soprattutto al buio e di primo impatto, mi prende un po’ di panico… ma passa quasi subito, non è mica tutto così!! Quindi seguo la scia delle frontali ed essendo solo riesco ad infilarmi tra le cordate e a procedere abbastanza velocemente senza disturbare nessuno. Intanto si fa giorno. Attenzione al traverso su neve ghiacciata al Linceul, il cavo metallico è ancora parzialmente sepolto. Molto bella l’ascesa sulla Grande Corde che conduce in cresta. Qui lo scenario cambia completamente: vento forte e freddo dal lato svizzero e tanto verglass, mi spingo ancora un po’ avanti e mi fermo… peccato perché erano appena le 6.00 , la salita molto tecnica e continua e allo stesso tempo entusiasmante… Qualcuno come me ripiega allo stesso punto, altri proseguono molto lentamente, un terzo circa dei presenti al Carrel, scoprirò al ritorno, non è nemmeno partito.
Dopo un bel riposino al sole davanti al bivacco mi avvio per il ritorno che condivido per buona parte con 4 ragazzi romani simpaticissimi!
Non ho raggiunto la cima, ma va bene così, è stato emozionante comunque… spero di ritornarci presto!!

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