Cervino o Matterhorn Cresta del Leone

Cervino o Matterhorn Cresta del Leone
La gita
ferra
5 29/07/2016

Inserisco tardivamente la relazione, scusate, sara’ gia’ tutto cambiato. Noi abbiamo trovato vento forte, molto forte, e freddo, molto freddo… neve, poca soprattutto sul Tyndall… quel poco che se fosse di piu’ sarebbe tutto neve e andresti veloce, se fosse di meno sarebbe tutto pulito e andresti veloce, e invece e tutto misto e ti trovi nella merda soprattutto in discesa.
La salita e’ lunga lunga, e faticosa, spesso esposta. Richiede molta esperienza di alta montagna.. altrimenti succede come a noi che ci siamo fidati a forza di sentire dire che e’ addomesticata dalle corde fisse. Queste ci sono, ma non e’ una ferrata lungo tutta la via che sia chiaro, inoltre ho capito che, ad esempio, la corda della sveglia(III+), non vuol dire che c’e’ un passaggio di III+ addomesticato dalla corda, ma che e’ III+ grazie alla corda.. e questo vale per tutta la salita, ed i gradi sono stretti. Per quanto mi riguarda senza i canaponi in diversi punti non sarei salito.. secondo me ci sono difficolta’ che arrivano tranqullamente al 6a, da attrezzare e con i ramponi e con lo zaino… direi che il Sig. Carrel aveva i cazzi e i controcazzi, scusate l’eufemismo.
La parte piu complicata e’ la discesa, in salita abbiamo fatto tutto in conserva protetta e siamo stati rallentati, molto, solo dal trafficoche saliva prima, e da quello che rinunciava, dopo.
Ci sono diversi punti in cui si possono fare doppie ma molti altri in cui bisogna scendere con attenzione, esposti e instabili. La roccia fa veramente schifo su quasi tutto l’itinerario.
Noi ci abbiamo messo tre ore giovedi’ a salire alla Carrel (per cui ci andrebbe un capitolo a parte tanto che fa schifo), poi da li in vetta venerdi’ in 6 ore, ma senza traffico e con condizioni migliori si puo’ stare tranquillamente nelle 4 ore viaggiando in sicurezza; il ritorno invece complicato, mille manovre, stanchezza, vento.. e sicuramente scarsa preparazione (Thebrd mi ha detto che non scrivo piu’ su gulliver.. ma non e’ vero, e’ che non sono piu’ andato da nessuna parte) ha fatto si che ci impiegassimo 9 ore a tornare alla Carrel ben distrutti (15 ore in quota al vento.. bisogna essere preparati e noi non lo siamo) e poi altre 3 di nuovo per scendere svuotati di fisico e di testa.
A nostra discolpa (si fa per dire) posso pero’ notare che di circa 70 persone partiti per la vetta ne sono arrivati in cima circa 20 e di questi noi piu’ altri 8 siamo arrivati tutti giu’ tardi tardi ed abbiamo preso insieme il servizio navetta dall’Orionde’.. almeno due cordate erano dietro di molto, forse tre, e pochi altri ben preparati sono scesi invece velocemente; forse quindi venerdi’ la montagna richiedeva proprio questo impegno.
Estote parati

Un sogno coltivato per una vita, che una volta raggiunto e vissuto mi sembra incredibile. Non mi capacito di come ci siamo riusciti. Arrivare in vetta al Cervino insieme a Silvio e’ sempre stato il mio sogno piu’ grande e raggiungerlo ci ha fatto emozionare entrambi ed il ricordo di quel momento sara’ indelebile.
Ringrazio anche gli altri compagni di avventura che hanno preferito rinuciare, prudentemente, e che ci hanno atteso per ore interminabili accogliendoci con grande pazienza e premura, riportandoci a casa perche’ io non sarei riuscito a guidare, gioendo del nostro successo senza lamentarsi mai della loro rinuncia. Anche loro sono stati parte fondamentale della nostra Grande Avventura.
Grazie a tutti e tre!!.
La felicita’ e’ reale solo se condivisa. (Into The Wild)

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