Tentativo purtroppo fallito… a causa del vento freddo e tormentoso (combinato ai tempi di attesa dovuti all’affollamento) noi ci siamo fermati a pochi metri dalla famosa “sgambata” mentre parecchia gente si è arresa anche prima (molto nei pressi Tyndal), solo i più temerari si sono spinti fino in cima (tra i quali Silvio e Marco, veramente granderrimi!).
Allo stato attuale i ramponi sono necessari già negli ultimi 50 mt di dislivello per raggiungere il Tyndal e di li in vetta (e ritorno) oltre che utili nel tratto del “linceul”.
La salita del Cervino, certamente molto addomesticata dagli innumerevoli cordoni e spits, non è da sottovalutare… basta il meteo poco propizio e/o l’affollamento a rendere il tutto molto più impegnativo di quanto si possa pensare; sarà banale ma la discesa richiede più concentrazione che la salita, meglio conservare una buona riserva di energie!
Un discorso a sé merita la Capanna Carrel, che noi abbiamo trovato in condizioni “critiche” a causa dell’affollamento… circa 20 persone… oltre la sua capienza! Pensare di dormire anche solo un’ora in quella situazione è pura utopia!