Cervino o Matterhorn Cresta del Leone

Cervino o Matterhorn Cresta del Leone
La gita
andreaparodi
4 09/09/2007

Missione compiuta… Era da inizio luglio che io e Giorgio corteggiavamo il Cervino, ma lui si negava sempre nascondendosi dietro a nuvole, neve e vento. Finalmente, la settimana scorsa c’è stato un po’ di tempo stabile. Siamo saliti a Cervinia venerdì scorso e abbiamo dormito in tenda su un prato. Sabato mattina alle sette siamo partiti a piedi da Cervinia e alle due e un quarto siamo arrivati alla Capanna Carrel aggrappata sulla cresta a più di 3800 m. Naturalmente essendo sabato e bel tempo c’era tanta gente, guide, italiani e stranieri, ma non ci ha dato fastidio più di tanto. Domenica abbiamo lasciato partire le guide al buio alle 4.30 e tutti gli altri dietro in coda. Noi siamo partiti con più calma alle 5.30, quando le luci delle pile erano già alte ben oltre la “corda della sveglia”. Temevo la quota per me altissima ma invece non ho avuto problemi. Abbiamo fatto un po’ di coda dietro a tre spagnoli incontrati ai piedi di un corda fissa e ne abbiamo approfittato per mangiare qualcosa. Tempo bellissimo: alle 12.30 eravamo sulla vetta italiana e all’una su quella Svizzera (che è più alta di due metri…). Discesa lunghissima con qualche coda per le doppie: siamo arrivati alla Capanna Carrel dopo le sette. Giorgio voleva scendere subito ma io ero stanchissimo e mi sono rifiutato. Molto meglio dormire lì, che tanto i letti non sono niente male, fare colazione elemosinando avanzi dagli spagnoli e poi al mattino del lunedì, sempre col sole stupendo siamo scesi con tutta calma per andare a farci un bel pranzo a Valtournenche.

A me la gita è piaciuta molto: ci sono tanti sfasciumi ma io e Giorgio ci siamo di casa. Le guide di Cervinia sono gentili e i canaponi e le scalette sono ormai parte del paesaggio. Persino gli elicotteri coi turisti che girano intorno a Cervino fanno parte del gioco.

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