Cervet (Monte) da Lausetto, anello per il Col di Rui e la Colletta

Cervet (Monte) da Lausetto, anello per il Col di Rui e la Colletta
La gita
diecimilapiedi
5 28/05/2016
Accesso stradale
strada ottima fino alla chiesa di San Maurizio, buon parcheggio

Novemilasettecentonovanta piedi. Se fosse vero che il buon giorno si vede dal mattino, oggi avremmo dovuto rinunciare alla gita, invece….Alla partenza undici gradi e nuvole basse sopra i 2500 coprono il cielo, il sole e le montagne; ma salendo all’incanto dell’altopiano delle Grange Gias Cervet, filtrano i primi raggi di sole. Senza percorso obbligato pieghiamo a sinistra per imboccare il vallone di Cervet, consapevoli che, se non si alzeranno le nuvole, difficilmente riusciremo ad individuare il passaggio del Passo di Cervet in questo anfiteatro con diverse tracce di bestiame, ma pressochè privo di sentiero e segnavia. Ma l’intervento di Eolo è provvidenziale nel diradare le nubi, regalandoci uno scenario dove il blu del cielo e il bianco della neve prevalgono. Calpestiamo la prima neve a circa 2600 metri, all’attacco del ripido pendio per il colle, dove sono presenti alcune cornici. Per evitare imprevisti ci teniamo sulla destra (sinistra orografica), sugli asciutti ma ripidissimi prati (prima) e sfasciumi (poi), sino a trovarci sotto le pendici della cima già a monte del Passo e intercettiamo il buon sentiero che collega colle e vetta. Col senno del poi: meglio puntare al colle e da qui alla meta. Panorama ottimo (grazie Eolo) e versante di discesa verso il Colle di Rui con qualche nevaio che tiene bene e per il resto piuttosto pulito; dal colle in poi niente più neve e tanti stambecchi: piccoli, giovani, anziani, sul tetto della caserma o che escono con un balzo dalle finestre; fioritura di migliaia di genzianelle che spruzzano di indaco il verde dei prati. Dalla Rocca Castello si sentono le voci delle decine di alpinisti che la stanno salendo, ed è suggestiva la discesa lungo il vallone Greguri alla base delle verticali pareti. Il tratto fra Chiappera e Lausetto avviene per la prima parte su una sterrata in falsopiano in salita e poi su una buona traccia di sentiero (frequenti tacche gialle) inizialmente discendente e poi su splendido mezzacosta a 1500 metri, fino alla bella chiesetta di San Maurizio (chiusura dell’anello). Otto orette per l’intero percorso, davvero consigliabile.

Con la risoluta compagnia di Antonio e Gian Mario.

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