- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da vento/sastrugi
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1600
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Salita:
Partiti alle 7.20 dal parcheggio. Ad oggi, per raggiungere i piani della Rossa occorre togliere gli sci per 15 minuti e percorrere parte del sentiero estivo. Dai piani della Rossa in poi neve continua e trasformata che consente una progressione veloce fino ai piedi del canalino Ferrari.
Condizioni del canale ottime.
Il conoide di accesso si percorre sci ai piedi, nel canale neve portante con qualche tratto duro ma niente di particolare che consente una progressione veloce e “divertente” anche sui tratti più ripidi.
Nella sezione più ripida è presente una profonda rigola che potrebbe comprometterne la discesa con gli sci ma che regala divertenti momenti verticali e che, volendo, si può evitare stando sulla dx (salendo) vicino alle rocce.
L’uscita al colle non oppone alcuna difficoltà.
Dal colletto in poi la neve ha subito l’azione eolica – crosta, placca e polvere – per cui abbiamo lasciato gli zaini con gli sci al colletto e siamo saliti in cima a piedi. Condizioni della cresta: molto buone.
Le condizioni della traversata verso il colle Marani sono molto buone.
Discesa:
Primi 200 metri dal colle Marani: alternanza di crosta e placca.
Poi neve primaverile, a tratti sfondosa, fino in fondo ai piani della Rossa.
Il canale di accesso ai piani richiede un cambio di assetto.
Dalla piana del Devero fino alla macchina ok.
Note:
E’ importante calcolare bene i tempi! E’ vero che con il cambio dell’ora aumenta il margine “utile” ma il sole “scalda molto”.
Molte persone nella piana, la maggior parte diretti alla punta Marani e al pizzo Bandiera.
Il Cervandone nelle attuali condizioni rappresenta, mia opinione personale, la quinta essenza dello sci alpinismo.
Partecipanti:
Paolo, Elena ed Ermes