Cerces (Pointe des) versante Sud

Neve morbida ottimamente portante nella parte bassa, ben pettinata e omogenea sul pendio finale, con canale a destra non praticabile perché con uscita completamente ostruita da spessa ed aggettante cornice. Salita del pendio h. 10,30 – 11,00, per lo più sul lato sx. In discesa neve ancora buona sulla porzione di dx salendo. Va utilmente segnalato che il valloncello S. Froides culmina verso sx su un colletto 2800m raggiunto il quale o si discende nell’arcuato Vallon des Béraudes oppure si volge a 90° a dx per risalire un brevissimo e ripido dosso che adduce al vasto pianoro da cui diparte il pendio in fotografia nella relazione di grandma Emma, che saluto.

Meteo cannato dalle previsioni francesi, tuttavia la copertura nuvolosa, 2600-2700 ca fino alle 10,00 (cielo sereno alle 7,00, + 2° al parking) è risalita fino a liberare per qualche ora la meta e cime circostanti, inclusa, alla fin fine, la Cassille che persisteva ad essere incappucciata. Percorsa la lunga cresta fino al cocuzzolo nevoso ove essa discende decisamente, il dolce imbuto sommitale esposto a N rispettosamente coronato dalla nuvolaglia. Scelto di rientrare per il medesimo valloncello di Saignes Froides. “Colori” sempre bianco-grigio-neri. 4 ciaspoliste francesi con cane al colletto 2800m in salita, a nebbia ancora incombente. Nessun altro in giro, se non folla presso il parcheggio. Sapida ambrata Tourmente somministrata da graziosa fanciulla ostessa au Bon Coin di Nevache.