Questa volta c’ho visto giusto! Saliti sabato pomeriggio alla gianetti, chiusa. Si usa il locale invernale, solo materassi e coperte presenti, nessun attrezzo da cucina.
Partiti alle 7 con vento gelido e temperatura sottozero arriviamo facilmente sotto la cresta per chiazze di neve dura (abbiamo gradinato un po’).
Attacchiamo x il canalino subito dopo la fissa alle 8:30. In 3 ore di su e giù per la cresta siamo alla forcella dove inizia lo spigolo vero e proprio e la temperatura diventa piacevole. Siamo in cima dopo altre 3h e 30’.
I tiri dopo la schiena di mulo sono su una roccia incredibile, lavorata in modo inimmaginabile!!
I chiodi in via non sono poi così tanti, tutti molto vecchi. Portare friend fino al 3 bd (no micro), nut e tanti kevlar.
Scesi con 8 doppie verticali su carosello. Sulla cengia reperire un visibile ometto, sosta appena sotto.
Ben fatta la relazione descritta nel report di caldo, noi però abbiam spezzato 4 tiri x troppi attriti.
La prima parte di cresta aggiunge impegno e lunghezza alla via, ma la parte alta è molto meglio!
In questo periodo è utile avere nello zaino un paio di ghette ed un picozzino x tornare agli zaini dalla fine delle doppie.
Alle 21 alla macchina.
Nessuno in giro e la valle tutta x noi, che spettacolo!!
La via è pulita ma tutte le cenge sulle altre pareti son ancora innevate e cola acqua dappertutto.
Con saverio, che sale tranquillo ovunque!