- Accesso stradale
- Pulito fino alla galleria della marmifera, dove il transito diventa vietato
Avvicinamento per la marmifera lungo e noiosetto, comunque su neve molto tracciata dove non servono ne ramponi ne ciaspole. Canale magro ma battuto e ben scalabile fino all’ultimo terzo, dove si impenna e la neve ormai scarseggia e si sale tra neve, zolle e terra ghiacciata; noi siamo saliti slegati viste le difficoltà estremamente contenute, ma comunque sono presenti svariate soste ad altrettante svariate altezze sulla parete si sinistra per fare conserva protetta o eventualmente anche per fare doppie a scendere (abbastanza inutili viste le pendenze non estreme). Cresta in condizioni magre per essere febbraio, la maggior parte delle salite in cresta con neve buona e duretta sulla quale bisogna stare attenti, e la maggior parte delle discese invece completamente asciutte (difficili coi ramponi perché su placche lisce). Presenti anche 2 tratti di cresta sui 70° molto interessanti con passi di misto per niente banali e dove serve buona capacità di valutazione per capire dove passare. Noi siamo rimasti anche qui slegati viste le praticamente inesistenti possibilità di protezione con qualunque cosa. Discesa versante sud con un caldo devastante e praticamente sgombra da neve, rientro dalla stessa strada dell’andata dopo il passaggio dalla Focolaccia. Tempo totale di percorrenza con molta calma e 1h di pausa pranzo in vetta poco meno di 6h.
Con la perfetta compagna d’avventure Bea, finalmente di nuovo un’uscita alpinistica molto bella dopo tanto tempo