Catena delle Guide traversata Ovest-Est

Catena delle Guide traversata Ovest-Est
La gita
abo
4 19/09/2025
Accesso stradale
RaS fino al Gias delle Mosche

Il canale di salita alla q.2710 è evidente appena si imbocca “l’autostrada” del Corno, che ahimè conviene abbandonare subito. Conviene indossare già il casco per il canale, mentre non è indispensabile legarsi. Dalla q.2710m la faccenda si fa subito interessante, con diverse disarrampicate non evidentissime e un po’ expo, con diversi blocchi appoggiati in giro. Lo spigolo della Plent mi è parso abbastanza onesto nel grado fino al terrazzino con i 2 ch. vicini (comunque poco proteggibile), il traversino successivo dopo il ch. invece mi è sembrato molto delicato e più difficile di IV (infatti nella guida di Bergese non viene citato, che abbia sbagliato qualcosa?). Dalla Plent in poi la qualità della roccia migliora (nonostante qualche blocco qua e là). Noi abbiamo effettuato 2 calate: dalla Plent e dalla Piacenza, nelle altre disarrampicate calavo il socio e poi disarrampicavo (max III ma spesso expo), in alternativa è possibile fare delle micro-calate da 5-10m su fix singolo con maillon. Bello lo spigolo per la Piacenza così come la lama di 40m tra Innominata e Ghigo, davvero suggestiva ed esposta! Ci si protegge abbastanza bene con qualche cordino su spuntone e qualche friend, il passo più duro è alla fine in discesa ed è protetto da un fix (utile eventualmente per una micro-calatina). Dalla Ghigo abbiamo raggiunto la sosta con catena e ci siamo calati come da relazione: in realtà la sosta non è comodissima da raggiungere, forse è meglio calarsi da quella col grillo riportata da omis (anche perché in tal caso pare sufficiente 1 corda da 60 e non è necessario cammellarsi sulla schiena la seconda corda per 1 misera calata). Risalita alla cengia del Corno facile ed evidente, poi solite doppie un po’ noiose lungo la cengia fino alla pietraia. Materiale usato: corda da 50m per scalare+cordino da 50 per la doppia, 5 friend 0.4-2BD (col senno di poi lascerei a casa il 2 e prenderei lo 0.3, le fessure sono spesso sottili), 6 rinvii e cordini. Noi abbiamo impiegato 8 da rifugio a rifugio (pause incluse), di cui circa 5h15 di cresta dalla q.2710 alla forcella del Corno: insomma breve ma non brevissimo! Difficoltà AD+ strettina secondo noi (paragonandola ad altri AD+ in zona).

Bella traversata in pieno stile Marittime, addolcita da qualche fix utile per le calate, ma per il resto tutta da interpretare e proteggere. La roccia è delicata secondo me solo nel primo terzo, poi migliora (o ci si abitua). Assolutamente meritevole di una ripetizione se si è appassionati del genere! Con Marco in una giornata dal caldo fuori stagione.

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