Sono scarso ma l’ho trovata abbastanza dura nel suo genere. Ci si protegge, ma molto meno di altre vie di quel gruppo e diversi chiodi a mio avviso non reggerebbero più una caduta. Già il camino del primo tiro dà la sveglia, e si protegge ben poco. Qualche consiglio, se può aiutare. L1: ci si può proteggere prima con cordino tutto dentro il camino su un masso incastrato per poi tornare leggermente all’esterno; un po’ più in su ci sta un friend BD viola e si prosegue. L2: una volta sotto il tetto, abbassarsi un pochino e traversare a dx, ignorando i due chiodi in fessura che invece proseguono sulla verticale del tetto; la sosta è la peggiore di tutta la via, assolutamente da rinforzare, per dipiù ci si sta appesi. L3: fare attenzione a cosa si tira. L4: noi abbiamo seguito il dietro leggermente a dx della sosta poi, una volta contro un muro rosso, traversato mediante bella lama verso sx fino a incrociare, vicine, le soste di Ghost Busters (a catene) e del Fornelli (sosta tipica di L. Orsi, con anello). Ultimi due tiri in comune col Fornelli. Scesi con una sola corda prima dalla Placca Gedda poi per la Diagonale Sud, a mio avviso sempre il metodo più comodo e veloce. Purtroppo incalzati dai tuoni nell’ultima parte. Oggi o la via non era per me o io non ero per lei, ma me ne sono stato da secondo e me la sono goduta così, felice comunque di averla percorsa. Con Diego.