Castello (Torre) – Fessura Brunilde

Castello (Torre) – Fessura Brunilde
La gita
moa
3 06/09/2020

Via percorsa per giungere allo spigolo Castiglioni. Ad occhio sempre meglio del camino est, che pare tetro e con roccia poco sana, ma non mi ha entusiasmata più di quel tanto.
L1 serve per portarsi alla base della fessura camino, è lungo (circa 50 m), di traverso, per cengette e massi che muovono.
L2 è verticale e breve, con ancora qualche sasso che muove. Da qui io ho sbagliato L3, facendomi trarre in inganno dalla sosta non collegata sulla dx e da un chiodo più in alto… Non bisogna spostarsi a dx ma salire nel camino, alzandosi si trova lo spit che dalla sosta non si vede. Tiro fisico e non facile.
Si prosegue poi sempre nella fessura camino con roba che muove finché non si arriva in cresta alla base della parete verticale della Torre e si sosta su boccole proprio all’estrema dx della parete.
Da qui parte la Castiglioni (molto bella invece): occorre girare nella parete di dx e si trovano numerosi chiodi (la relazione di Sassbaloss ci diceva invece di andare a sx e contornare gli strapiombini gialli, boh!) che riportano verso lo spigolo, si salta la sosta su 3 chiodi di cui uno penzolante, e dopo uno spit si trova una meravigliosa sosta a boccole in piena parete sud.
si prosegue poi nelle successive lunghezze seguendo le protezioni presenti abbastanza numerose.
Discesa: doppia verticale di quasi 30m giusti dalla sosta dietro la croce (direzione Rocca) fino ad arrivare ad una piccola forcella tra la Torre e la Rocca. in conserva abbiamo risalito alcuni grossi massi e cercando il percorso più semplice per aggirare la parete della Rocca fino ad arrivare dritti ad una bella sosta attrezzata per la calata.
Da qui abbiamo fatto una doppia con una corda sola da 60, poi una lunga con entrambe le mezze, un’altra corta, e un’altra lunga che ci ha depositati a terra. Ci sono varie soste qua e là, una volta trovata la prima sosta direi che in qualche modo si scende.

Solo noi oggi su questa parete, altre cordate invece sulla Maria Grazia.
Un saluto ai francesi che ci hanno dato preziosi consigli sulla salita e sulla discesa soprattutto.
Un grazie a Claudio che dopo i miei casini sul terzo tiro ha tirato fino in punta.

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