Oramai abbiamo capito come funziona la “Danza Provenzale” (paese che vai e usanze che trovi… 😉 ) e percorriamo anche i tre bei tiri iniziali della Balzola col massimo rispetto. Il diedro è più impressionante che difficile ma forse il IV con un passo di V è un po’ stitichello. Il materiale in posto è quello che è e integrare le protezioni è molto consigliabile e possibile senza problemi: santi dadini e santissimi amichetti! Purtroppo il socio ha una brutta contrattura ad un piede che gli preclude ogni divertimento ed usciamo per l’originale a destra fino ad una ricca sosta spittata e senza manco raggiungere la vetta, scendiamo immediatamente con tre calate da 55 metri. Da una parte peccato… ma dall’altra nonostante la prospettiva dell’interminabile viaggio fino a casa possiamo fare tutto con calma e goderci il paesaggio della camminata che ci riporta all’auto (e alle birre in fresco nel ruscello).
Massimello un po’ zoppello… 😉