Cassera (Pizzo della) da Gerola Alta

Sono partito da Castello perché mi andava di farmi la scammellata in val Vedrano. Si può invece partire sci ai piedi da Laveggiolo. Il tratto Laveggiolo-Castello è con pochissima neve, insciabile. Una volta ricongiuntomi con la strada che sale da Laveggiolo, trovo un rigelo assurdo da quota 1600 circa. La strada è durissima e veloce. Arrivato al ponte sul torrente tiro dritto come per fare il Mellasc. La neve è sempre più dura e non appena il pendio s’impenna, ho dovuto calzare i rampant. Salendo verso la cascata, la neve è durissima, quasi gelata. Attenzione al traverso e successivo tratto della cascata, c’è ghiaccio e il pendio è esposto. Verso il Càssera la traccia è evidente e sempre più gelata, sono stato quasi tutto il tempo a lato di essa, su neve portante. Arrivo al deposito sci e calzo i ramponi. Neve portante solo dentro le vecchie tracce. Le roccette sono semplici, ma da non sottovalutare. Su erba e rocce rotte (occhio se c’è gente sotto!) s’arriva facilmente in cima. Orrenda croce metallica con tanto di tiranti. Panorama pazzesco data la giornata limpida. Appennini super visibili, così come, ahinoi, la nebbia sulla pianura. Discesa su roccette instabili e fangose, poi facile fino al deposito sci. Discesa (partenza verso le 12) su crosta portante e liscia, brutta ma mai difficile fino a quota 1950 circa. La neve bella è un’altra cosa, ma tant’è. Dalle baite e fino alla cascata sopravvivenza. Pendio ripido tra cascata e ponte su neve oscena ovvero trasformata durissima, per fortuna portante. Strada fino a Laveggiolo innevata (un paio di tratti di sci da sasso) e ghiacciata. Neve morbida solo da 1550 circa in giù. Pensavo di trovare polenta e invece ho trovato tutt’altro. Pensavo anche di comprare il Bitto storico ma il negozio era chiuso, mannaggia!