Abbiamo parcheggiato nei pressi della cava vicino alla partenza del sentiero con indicazione ferrata Che Guevara.
Imboccato il sentiero appena potuto abbiamo deviato a dx ma probabilmente era meglio salire ancora perché siamo finiti dentro alla cava.
La abbiamo attraversata fino ad entrare nel bosco dove abbiamo trovato una traccia con ometti.
Usciti dal bosco la parete rimane ancora molto a dx e bisogna attraversare ghiaioni poco simpatici fino ad imboccare il canale alberato che porta sotto al caratteristico tetto.
Forse c’è la possibilità di un avvicinamento più diretto da sotto.
In ogni caso basta puntare al tetto e al canale alberato.
L’attacco si trova su un terrazzino terroso con pochi alberelli, nessun cordone su albero come scritto in alcune relazioni.
Poco più sotto è visibile la targhetta il legno dove parte la via Leoni in gabbia.
L1 salire per muretto con roccia delicata , possibile proteggersi su piantina, alzarsi sopra gli alberi e proseguire in orizzontale su cengia verso sx fino a sostare sullo spigolo su spuntone / alberello.
L2 girare dietro lo spigolo con un passetto in discesa e attraversare verso sx , attenzione alla roccia, fino a prendere il diedro
L3 traverso in orizzontale verso sx , al chiodo con fettuccia invece di abbassarci siamo passati dritti, forse un pelo più difficile dell’originale .
Qualche presa è un po’ lisciata ma niente di esagerato.
Sosta scomoda su parecchi chiodi.
L4 alzarsi per i primi metri senza possibilità di proteggersi e prendere il diedro a dx
L5 tiro chiave, spostarsi leggermente a dx e risalire il diedrino accennato poi attraversare decisi a sx.
Sosta su due chiodi distanti sotto la zona di roccia rossa e gialla.
Nel caso non riuscisse la libera è presente una corda per azzerare.
L6 alzarsi seguendo diedri e fessure obliquando un po’ a destra , presenti alcuni chiodi nei punti di maggior indecisione sul percorso.
Sosta su spuntone
L7 alzarsi verso il camino, passo ostico in ingresso con roccia molto liscia , una volta dentro diventa più appigliato , per proteggersi ci sono solo due chiodi sul lato destro.
Usciti sopra alla sommità del missile abbiamo seguito la variante diretta.
Rinviare la sosta a chiodi e salire per la fessura soprastante , un friend incastrato , poi un chiodo, superare lo strapiombo sulla dx e uscire in placca.
Sosta su spuntone a dx.
Allungare bene le protezioni e sfalsare le corde per ridurre l’attrito.
L8 attraversare su cengia verso dx fino ad incontrare un diedro da risalire , roccia da controllare , fino a sostare sulla dx del diedro su albero.
L9 noi abbiamo fatto l’uscita diretta, risalire il diedro fino sotto al tetto, spostarsi sulla sinistra e ribaltarsi oltre con decisione.
Passo effettuabile tranquillamente senza usare la corda fissa.
Prestare unicamente attenzione ad un masso letteralmente appoggiato appena a sx dei due chiodi sotto il tetto.
Sosta su albero nel bosco.
Via logica e sempre sostenuta, roccia ottima fatta eccezione di piccoli tratti, indispensabile sapersi proteggere con le protezioni mobili
5 stelle
Prima via lunga ad Arco , in cordata con Andrea