Altra via che avevo nella “lista dei desideri” da tempo. E’ una salita che mi ha sempre attratto, un po’ per il nome dell’itinerario, un po’ perchè aperta dall’intuito di Stenghel -che ammiro-, per l’arrampicata classica e quel sistema di diedri/fessure verticali da proteggere che ho più volte immaginato e che mi ha tanto entusiasmato durante la nostra ripetizione. L6 bellissima, esposta e sostenuta: da antologia. La roccia è generalmente buona tranne qualche grosso masso ballerino, lungo l’ultimo diedro fessura e alcuni tratti levigati dai passaggi sul traverso di L3.
Salita da considerare a tutti gli effetti alpinistica dato l’esiguo numero di protezioni a chiodi lungo tutta la via.
Personalmente di grande soddisfazione.
Fa caldo per frequentare la parete di questi tempi, ma abbiamo dato fiducia al meteo che prevedeva qualche nuvola e un po’ di vento e difatti è stato così rendendo le temperature tutto sommato accettabili… con Raffaele.