- Accesso stradale
- Strada pulita fino alla sbarra
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1600
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Partito senza grande velleità,senza una meta ancora certa visto ip pericolo valanghe,vedo che al parcheggio per il Jervis non ci sono auto.Proseguo fino alla sbarra dove incontro un amico.Partiamo assieme,sci subito nei piedi, e decidiamo di andare nel vallone del carro per decidere poi se andare verso lo Costiera dell’Uja o verso le bastionate in alto a sx nel vallone.La Costiera è molto invitante,tutta liscia anche la punta, senza pietre affioranti ma viste le numerose valanghe intorno a noi (quella che è arrivata e ha superato il piano sei Tedeschi è di dimensioni impressionanti)decidiamo di seguire il canalone SX che porta alla basionata rocciosa,oltretutto già tracciato.
Oltre il canale è tutto una slavina ,decidiamo quindi di andare su un gobbone sulla DX e lì ci fermiamo( circa 850 900 mt di dislivello dalla macchina).
Prima parte di discesa su neve portante dura,ma molto grippante e divertente poi dopo i primi 250 mt,nelle esposizioni al sole neve primaverile stupenda.Scesi a sx del fiume fino quasi al ponticello su neve da urlo.
Dalla.strada di ritorno vediamo che qualcuno invece ha osato ed è andato alla Costiera fino in punta;a vedere le tracce doveva essere molto bella anche lì.
Molta più neve che settimana scorsa,ottimo rigelo che alle 10 che siamo partiti non aveva ancora mollato.
Sole a palla anche se prevedevano velature via via più spesse.
Il traverso per il Carro ha scaricato ancora pochissimo,ma le bastionate sono belle cariche.