Condizioni ottime. Neve dura e ghiaccio segnato dai passaggi. Avvicinamento con gli sci in 10 minuti. Si scende il primo muro della pista di sci e sulla dx subito dove inizia la delimitazione della stessa parte un lungo traverso a destra in leggera discesa sino a raggiungere la goulotte poco prima del couloir Cordier. Al rientro basta risalire 200 mt. sulla traccia di accesso con un po’ di scaletta per poter tagliare a monte di un grosso crepaccio e con lungo diagonale a sx si riesce comodamente a raggiungere la pista di discesa dei Grand Montets o i pendii circostanti se la pista ha troppe gobbe. Attualmente si scende in pista sino all’Argentiere senza trovare pietre. Le pelli sono inutili. Nei giorni scorsi è stata attrezzata una nuova linea di doppie su fix che si trovano sul lato dx ascendente della goulotte. Alcune soste sono decisamente a dx della goulotte pertanto non visibili durante la salita, in particolare se si viaggia in conserva.
Sole al mattino, nuvoloso a mezzogiorno, tormenta al pomeriggio e pioggia in paese. Da quando è cominciata la tormenta lo spin drift è aumentato notevolmente sino a diventare fastidioso sull’ultima lunghezza tecnica. In effetti durante le tormente nella goulotte si scarica tutta la neve che scende sui pendii superiori. Cordata a tre con gli amici bergamaschi Pablo e Vitto ed in ottima compagnia di Luca e Matteo con cui abbiamo condiviso tutta la gita.