Carra Saettiva, Roc du Preve settore dx – Giochi di Primavera

Carra Saettiva, Roc du Preve settore dx – Giochi di Primavera
La gita

L’avevo attrezzata e salita nel giugno del 1990 insieme a Renato Poy e Ivo Bronzino, impiegando solo spit da 8mm e catene alle soste. Allora era quasi una novità poichè, a parte i monotiri e le brevi vie di falesia, le vie lunghe in Italia venivano attrezzate prevalentemente con chiodi tradizionali da fessura e chiodi a pressione su placca. La via fu realizzata secondo criteri di massima sicurezza ma da allora sono passati molti anni ed era necessario rivedere gli ancoraggi. Con la recente richiodatura (fine ottobre 2014) voluta dal Cai di Coazze-Soccorso Alpino per opera di Franco Carbonero, realizzata con materiale d’avanguardia (spit-fix inox 10mm e catene Raumer inox ad ogni sosta con doppi anelli di calata integrati) la via è ritornata ad essere decisamente sicura.

Notevole intuizione da parte del mio compagno di cordata, Andrea Garello, che, provando con la corda dall’alto ha trovato il passaggio (6a) per superare direttamente il tetto al disopra di sosta 4 trovando così la “naturale” continuazione della via che mancava da sempre.. e’ perciò probabile che in seguito verrà attrezzato un nuovo tratto per potere essere salito in sicurezza da primi, nello stile Carra Saettiva.
Il quinto tiro originale, che lo si attacca andando a reperire lo spigolo tutto a dx di sosta 4 presenta comunque una sequenza interessante non certo banale quindi per il momento..

Ritornare su questa via dopo 26 anni, è stato per me uno straordinario “rewind” nel tempo che mi ha portato a riprovare le stesse intense sensazioni di allora quando fu salita per la prima volta..
In questi 24 anni di lontananza dalle pareti sono cambiate molte cose.. ma le sensazioni provate allora, che credevo non mi appartenessero più, probabilmente mi sono SEMPRE rimaste dentro poichè è bastato un attimo e tutto è ” riesploso ” con la stessa intensità di allora.. ..o forse di più..
In questa avventura verticale un sentito ringraziamento al mio giovane compagno di cordata Andrea, che, grazie alla sue capacità e alla sua giovane età mi ha permesso di ritornare su queste pareti creando una sorta di annullamento del tempo..

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