- Accesso stradale
- Nessun problema
Partenza verso le 6 e 40’ dalla diga di Telessio, in breve raggiungiamo il Rifugio Pontese, dove non notiamo nessun movimento, apparentemente dormono tutti, risaliamo bene fin oltre la cengia erbosa poi divaghiamo un po’ ad osservare un gruppo di stambecchi, raggiungiamo la balza-dorsale e vediamo in faccia il percorso di salita; capiamo già subito che alla Punta Carnere, m. 2857 NON SI SALE! Però come si dice andiamo a vederla da vicino, non si sa mai, magari con un po’ fortuna si riesce. Giunti poi però ai piedi della parete nord, abbiamo capito di che roccia era, pertanto proseguiamo per raggiungere la sella-balcone panoramico e di lì senza problemi alla bella vetta della quota 2875, che personalmente mi pare la giusta vetta, in quanto termine più alto, del grande plateau roccioso su cui poggia, sulla cresta est, il testone roccioso di quota 2857. Discesa sul percorso di salita fino al pianoro pietroso di base, poi iniziato un traverso in quota leggermente crescente verso ovest-nord-ovest fino a raggiungere il Rio Piantonetto e superatolo continuato il traverso ora verso est a raggiungere il Bivacco Carpano. Segue pausa ristoratrice poi discesa per la “Gurgiassa” che non avevo mai fatto, e come “Lucanin” mi vergogno un po’ però è realtà. Bella discesa, Pian della Muanda magnifico, rifugio movimentato, sono le 14 circa e c’è ancora gente che deve arrivare, visto che l’abbiamo incontrata mentre eravamo in discesa.
Bella gita, di percorso e dislivello contenuto, ma la parte alta non è banale. Dalla vetta oggi era uno spettacolo, tutte le punte dell’alta valle allineate li davanti; la variante con traverso al Bivacco Carpano è faticosa ma la giornata odierna con i suoi incantevoli panorami paga ampiamente la fatica poi la discesa delle “gorgiassa“ ci voleva proprio.
Personalmente ritengo sia un bel giro. Un grande grazie agli amici di avventura Beppe e Franco.